Il meteo delle prossime settimane, ma soprattutto del fine Autunno e inizio Inverno dal meteo estremo, potrebbero essere influenzati da alcune novità. In Oceano Atlantico il Blob si è adagiato alle coste europee, raffreddando le acque marine superficiali. Ciò sta condizionando questa prima fase di stagione con una sorta di precoce Inverno in molte aree come le Isole Britanniche, la Francia, parte della Germania, poi Svizzera, Austria, Alpi. La neve sulle Alpi svizzere e austriache cade a circa 800 metri di quota. Un’altra novità è rappresentata dal rilevante riscaldamento delle acque superficiali dove scorre la Corrente del Golfo. Questa segna attualmente anche picchi di oltre 3°C oltre la norma, mentre l’anomalia complessiva di tutta la massa d’acqua è circa 1°C.
La Corrente del Golfo mitiga le temperature invernali delle coste oceaniche europee, sino al Mar Glaciale Artico, impedisce l’avanzata della banchisa polare nel nostro comparto geografico, e le attuali temperature altissime, a prima vista potrebbero essere un problema per l’Inverno, ma non sarà così. All’origine dell’anomalia termica c’è la caldissima Estate, e l’attuale situazione dovrebbe essere solo temporanea, e quindi cambiare entro l’inizio Inverno. La Corrente del Golfo è da anni in una fase critica, e nulla è cambiato.

La stagione invernale 2020/2021 sarà influenzata da La Niña che è già iniziata a raffreddare una vasta area del Pacifico. Tutti i principali modelli matematici stagionali prospettano che il Jet Stream (Corrente a Getto) sarà fortemente influenzato dalla Niña, aumentando l’intensità, da ciò si prospetta un clima molto variabile, dinamico in tutto il nostro Emisfero.
L’ENSO ha un impatto importante sui modelli matematici di convezione tropicale e sulla complessa interazione del sistema oceano-atmosfera. Di solito osserviamo uno spostamento su scala globale nella distribuzione di Alte e Basse Pressioni. ENSO è una Oscillazione Meridionale della temperatura superficiale del Pacifico, la sigla deriva da El Niño-Southern Oscillation. El Niño è l’opposto della Niña.
L’effetto più tipico de La Niña è un forte sistema blocco anticiclonico nel Pacifico settentrionale. In genere, la Niña è causa di Inverni miti.
Dopo aver superato il Nord America, la corrente a getto si sposta nell’Atlantico, e tende ad investire l’Europa. Ma ci sono diverse rotte che potrebbe intraprendere: molto dipende dal modello di oscillazione artica e dalla distribuzione di Alte e Basse Pressioni nell’Atlantico. Ed è in tale fase che La Niña probabilmente perderà la sua influenza diretta in Europa, quando le correnti dell’Atlantico settentrionale prenderanno il sopravvento. Il problema è che il risultato finale è molto più imprevedibile nella zona euro-atlantica che nel Nord America (che ha un’influenza più diretta).
Abbiamo esaminato vari modelli matematici stagionali, tra cui l’europeo ECMWF e l’americano CFSv2. In sintesi, la media ponderata delle due proiezioni vedrebbe in Europa temperature più alte del normale. Ma ciò non è una novità, è avvenuto anche durante l’inverno 2011/2012, eppure ci furono il grande gelo nel febbraio 2012 con nevicate straordinarie. Ciò non significa che non ci saranno irruzioni d’aria fredda e molte rigide giornate invernali.
Ma c’è un’altra novità, Quest’anno potrebbero esserci oltre La Niña negativa, la QBO positiva, un’accoppiata che in passato ha dato vita a stagioni invernali caratterizzate da parecchia variabilità, con ondate di gelo e maltempo diffuso a gran parte dell’Emisfero. Ma ancora, in Europa abbiamo il Blob nelle coste oceaniche, poi anche la NAO persistentemente negativa. Insomma, un gran bel caos da cui potrebbe venir fuori un lungo periodo dal meteo parecchio mutevole, con burrasche, fasi miti contrapposte a molto fredde.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità rispetto a quelle a più lungo termine.
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