La linea di tendenza per le prossime due settimane sarà quella di avere crescenti possibilità di irruzioni di aria fredda provenienti soprattutto dal Nord Europa, in particolare dalle regioni dell’Artico. Inoltre, aria piuttosto fredda proveniente dalla Siberia tenderà a invadere l’Europa orientale. L’Italia dovrebbe esserne interessata parzialmente, con un sensibile calo termico.

Si ha come l’impressione che il tipico tempo autunnale sia sparito per questo novembre 2020, per lasciare spazio a una linea di tendenza che assumerebbe connotati quasi invernali.
Le maggiori irruzioni di aria fredda dovrebbero avvenire tra poco prima e dopo il metà mese, andando a generare quelle condizioni atmosferiche di cui abbiamo fatto cenno precedentemente, dove avremo una diminuzione della temperatura soprattutto nelle regioni settentrionali, dove la peculiarità delle sue condizioni climatiche vedrebbe un deciso calo termico rispetto agli attuali valori.
Linee generali vedrebbero una certa dinamicità dell’evoluzione atmosferica europea, dove però andrebbe a prendere sempre più importanza anche l’alta pressione, quella che per parecchi degli ultimi inverni ha determinato condizioni atmosferiche di blocco alle perturbazioni oceaniche.
In questo scorcio di novembre, però potrebbe farsi strada l’intrusione di perturbazioni sul Mediterraneo, con la formazione di un’area ciclonica piuttosto importante, che andrebbero a dare precipitazioni soprattutto nelle regioni centro-meridionali. Invece, ci pare di scorgere che per le regioni centro-settentrionali le occasioni di pioggia sarebbero sporadiche. In tale circostanza però vedremo cadere la neve a quote sempre più basse, ciò per l’abbassamento della temperatura.
I vari indici di comportamento del clima hanno lasciato a intendere la possibile formazione di forti alte pressioni sull’Europa, ma allo stesso tempo anche di intense aree di bassa pressione in Oceano Atlantico. La novità, di quest’anno è sarà la precoce formazione di aree di alta pressione nella Russia europea, ciò generalmente è precursore di un forte raffreddamento di quelle lande.
E terrei d’occhio la bassa pressione mediterranea, queste generalmente, soprattutto se intense, risucchiano area proveniente dai Balcani, e in altre circostanze hanno attratto verso l’Italia aria fredda che poi va a miscelarsi con quella mediterranea, favorendo nevicate a bassa quota.
Per concludere, non andiamo incontro alla tipica condizione meteo di novembre che dovrebbe vedere precipitazioni piuttosto copiose nel nostro Paese, magari anche frequenti, bensì a periodi di maltempo estremamente concentrato, alternato a fasi dove sarà l’alta pressione ad influenzare le condizioni atmosferiche. Stavolta ci si mette anche quella russa.
Tutto questo, per coloro che abitano nel Nord Italia, soprattutto nella Valle Padana, vuol dire tempo nebbioso, e con il calo della temperatura anche rapido marcato irrigidimento del clima.
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