
Dopo alcuni mesi di difficoltà, l’Rt del nostro paese è finalmente sceso sotto il famoso livello 1, attestandosi sullo 0,78 nell’ultima misurazione effettuata. Questo significa che tutti i parametri presi in considerazione dal Comitato tecnico Scientifico e dal Governo sono in questo momento inferiori al livello di guardia e lasciano ben sperare per il prossimo futuro dell’Italia, soprattutto in vista dell’estate.
Questo non significa certamente un libero tutti senza regole e protezioni, ma un moderato ottimismo per quanto riguarda i prossimi mesi se il trend continua su questa strada.
Complice la massiccia campagna di vaccinazione operante soprattutto in alcune regioni virtuose, il tasso dei nuovi positivi è calato notevolmente e con lui quello dei decessi e soprattutto dei ricoveri in terapia intensiva, reparto che dopo un periodo di immensa sollecitazione sta iniziando solo adesso a respirare con una maggiore tranquillità.
Alla luce di questi fatti il governo italiano ha pensato di rendere dal 24 maggio gialla l’intera nazione, compresa quella Valle D’Aosta che negli ultimi giorni ha migliorato notevolmente i propri dati, in rapporto alla popolazione e alle strutture ospedaliere.
Cosa significa un’Italia interamente gialla?
I benefici per i cittadini e per quella che è l’economia dei vari territori sono decisamente notevoli se si pensa che la maggior parte delle attività produttive hanno potuto riaprire i battenti e fornire un servizio più o meno completo.
Sarà quindi possibile in ogni parte della penisola sedersi presso i ristoranti e i bar all’esterno, consumando in tavoli da 4 persone fino alle 23 di sera.
Inoltre, i centri commerciali hanno la possibilità di alzare nuovamente la saracinesca anche nei giorni festivi e prefestivi, così da riprendere un business regolare con i clienti abituali per tutto il corso della settimana.
Sarà inoltre possibile spostarsi all’interno di ogni regione senza dover necessariamente esibire una valida motivazione, così da poter tornare a produrre un turismo interno che è il motore del nostro paese.
Allo stesso modo questa maggiore libertà comporta un afflusso di visitatori provenienti anche dall’estero, incentivati dalla riapertura dei musei e dei locali anche se con le solite norme di distanziamento sociale e protezione personale.
L’auspicio è quello che ogni cittadino possa comportarsi in maniera consona affinché l’indice Rt che abbiamo imparato a conoscere non superi nuovamente la soglia definita, ma anzi possa calare ancora di più per consentire nel tempo. E nuove possibilità che ad oggi non sembrano più così lontane.
Si pensi ad esempio ai grandi eventi, che magari inizieranno ad essere programmati seguendo il flusso della vaccinazione fino a poter riprendere un ritmo di semi normalità che tanto è mancato nell’ultimo anno.
Ci sono territori che ancora temono per l’affluenza presso strutture sanitarie certamente potenziate, ma ancora non all’altezza, ma con le giuste accortezze sarà possibile mantenere questa condizione di giallo diffuso per tutta l’Italia.
Eppure, lo scorso anno, dopo un durissimo lockdown, mai avvenuto nell’Italia, democratica, il numero di contagi giornalieri era inferiore. Ma attualmente dalla parte nostra ci sono numerosi strumenti a disposizione, a partire dai vaccini, alla migliore conoscenza del virus. Ma ciò che si temono sono le varianti.
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