
Da qualche tempo il governo sta cercando di individuare una valida soluzione che possa finalmente debellare il virus Covid-19, stilando un programma che permetta di gestire al meglio la campagna vaccinale su tutto il territorio italiano.
Da poco è inoltre stata presa in considerazione la possibilità di ricorrere alla vaccinazione anche durante le vacanze, in maniera tale che non si presentino forti ripercussioni sul settore del turismo, già colpito duramente da questa pericolosa situazione di emergenza sanitaria.
È possibile vaccinarsi in vacanza?
Il 22 maggio Alberto Cirio e Giovanni Toti, presidenti delle regioni Piemonte e Liguria, hanno raggiunto un’intesa che consente alle persone di potersi vaccinare anche qualora queste si trovassero in vacanza, e quindi non ci si trovasse presso il proprio comune di residenza.
Questo protocollo è molto importante, in quanto è fondamentale che chi viaggia non propaghi il virus in regioni che sono riuscite a limitare o contenere il contagio, ma al tempo stesso permetta a chi vuole vaccinarsi di poterlo fare anche in altri contesti, senza rinunciare così alle proprie vacanze o ai propri diritti. Per altro, tale iniziativa consentirebbe una boccata di ossigeno al turismo.
Per far sì che ciò possa avvenire, è però necessario che ogni regione trasmetta alle altre i propri dati relativi alla campagna vaccinale, magari attraverso la pubblicazione di un registro nazionale che riporti il nome di tutti i cittadini vaccinati. Proprio per questo motivo si sta pensando di istituire una vera e propria anagrafe che metta in relazione le diverse regioni e consenta ogni comunicazione in maniera tempestiva e sempre aggiornata.
Sarà possibile richiedere il vaccino in vacanza?
Se il piano verrà autorizzato dal governo, sarà possibile richiedere il vaccino in un’altra regione dichiarando un temporaneo cambio di domiciliazione, che però non deve superare la durata di tre settimane.
Per fronteggiare questa richiesta però, è altresì fondamentale che ogni regione sia in possesso di un alto numero di dosi del vaccino, in quanto essa deve garantire il fabbisogno dei suoi abitanti e di coloro che risiedono sul territorio per motivi di lavoro o assistenza, oltre ai turisti. Andrebbero quindi applicate nuove disposizioni, in quanto attualmente le regioni ricevono le dosi di vaccino sulla base dei cittadini residenti sul territorio pianta stabile, e non prendendo in considerazione altri parametri.
Attualmente la campagna vaccinale sta dando i suoi frutti, in quanto ogni giorno moltissime persone vengono vaccinate contro il Covid-19, anche se la strada per raggiungere l’immunità di gregge e, magari debellare la malattia non è ancora stata pienamente raggiunta.
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