
L’incidenza dei vaccini sta sensibilmente spingendo al ribasso tutti i valori relativi alla pandemia vigente da ormai più di un anno. Nonostante un avvio difficoltoso, sia dal punto di vista degli approvvigionamenti che delle adesioni, la situazione attuale dimostra quanto la loro somministrazione si stia rivelando fondamentale per ritrovare la normalità tanto auspicata e desiderata. La decisione di procedere per gradi, tenendo conto dei casi clinici delicati e che quindi rientrano in una categoria privilegiata, sta portando i frutti sperati; molti però si chiedono quando sarà possibile anche per i giovanissimi e per i bambini poter usufruire del vaccino.
In arrivo l’autorizzazione per i giovanissimi
Secondo quanto riferisce direttamente l’agenzia europea del farmaco, il 28 maggio potrebbe arrivare finalmente l’autorizzazione per la somministrazione del vaccino anti Covid ai cittadini riferibili alla fascia di età 12-15 anni, salvo eventuali complicazioni o ritardi burocratici. Inoltre, si prospetta per il periodo natalizio o comunque alle porte del 2022, la possibilità di poter finalmente vaccinare anche i più piccoli a partire dai 6 mesi di vita. Nel merito delle aziende produttrici già avanti in tal senso, Pfizer si è già impegnata con la sperimentazione del vaccino sui bambini rispettando le 3 fasi chiave per valutarne efficacia e controindicazioni; i risultati confortanti implicano che sarà il primo vaccino a poter essere somministrato a questa categoria. Per quanto riguarda invece il vaccino prodotto da Moderna, la sperimentazione relativa ai giovanissimi sembra in dirittura d’arrivo, mentre ci sarà da attendere la fine del 2021 per dei risultati concreti inerenti alla fascia 6 mesi-12 anni.
L’importanza di immunizzare i bambini
Dal punto di vista della salvaguardia del sistema sanitario e della salute delle persone, la politica vaccinale sta riscontrando ottimi risultati grazie alla tutela delle fasce più anziane e deboli dal punto di vista clinico. Molte persone attendono anche una data ufficiale per la somministrazione ai bambini. Come anticipato, per fine 2021, inizio 2022 dovrebbe finalmente realizzarsi questa possibilità; l’importanza di questa fase risiede nella possibilità di ridurre ulteriormente la possibilità di contagio per altre persone, oltre al fatto che vaccinare i più piccoli è comunque una tendenza globalmente generalizzata e comune. Nonostante buona parte dell’opinione pubblica condivida questa esigenza, molte persone si dimostrano contrarie a questa imminente possibilità: viene considerato incauto e rischioso immunizzare una fascia d’età che ha riscontrato un impercettibile numero di morti e di sintomi in relazione al virus. In concreto, si pensa che vaccinando buona parte della popolazione adulta non esista alcun rischio per le fasce di età più basse.