
Tutto è soggetto al cambiamento del tempo e, sulla base delle recenti scoperte in campo scientifico, anche l’Etna avrebbe cambiato volto durante le varie epoche storiche.
Le sfumature dell’Etna
Come ogni cosa, anche i vulcani sono soggetti a trasformazioni fisiche nel corso degli anni.
I vulcani sono delle formazioni particolari caratterizzate dalla presenza di una struttura magnetica sita in profondità, la quale viene alimentata dai gas in maniera tale che questi riescano a fuoriuscire innescando delle reazioni chimiche che generano colate di lava.
Il Centro Nazionale di Geologia e Vulcanologia ha sentenziato che importanti trasformazioni si verificano ogni anno in seguito all’attività dei vulcani, soprattutto nei mesi di febbraio e marzo, che risultano essere quelli più attivi per un vulcano come l’Etna.
In che modo l’Erna si avvale di tali trasformazioni?
Lo studio è stato possibile poiché eseguito sui risultati ottenuti nel 2015, che hanno diligentemente studiato ogni fase di attività dell’Etna. Ciò ha permesso di studiare tutte le zone di stoccaggio nelle quali il magma è stato accumulato nel corso del tempo.
Quali sono le sorti dell’Etna?
Essendo l’Etna un vulcano attivo, il suo processo di trasformazione è costante e molto rapido, ed è tuttora irriconoscibile rispetto al passato. Il suo aspetto cambierà ancora di molto negli anni a venire, e ciò non cesserà fino a quando il suo ciclo vitale non avrà fine.
I più grandi cambiamenti si sono verificati sul versante nordorientale del vulcano, che ha visto fenomeni distruttivi che ne hanno alterato struttura e fisionomia. Sicuramente si verificheranno moltissime altre eruzioni negli anni che verranno, ognuna delle quali darà il suo contributo per far sì che l’Etna possa assumere un aspetto sempre diverso e dotato di tantissime sfaccettature differenti.