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La stramberia delle lezioni di cui che nessuno parla

Si parla di DAD e dei suoi problemi. Oggi vi parliamo del caotico modello di lezioni dove c’è un alunno in presenza e la maggioranza in DAD.

by Roberta Ferrara
13 Mag 2021 - 09:48
in Giornale Italia e Mondo
Reading Time: 3 mins read
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Premesso che la DAD, ovvero didattica a distanza è stata una necessità avviata senza adeguati strumenti a disposizione dei docenti e alunni, ormai oltre un anno fa per effetto della pandemia.

 

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Da allora si sono fatti passi da gigante nell’esperienza, con le varie piattaforme che si sono adeguate alle esigenze delle scuole. Mentre docenti e alunni hanno preso maneggevolezza con questo nuovo strumento. Ma c’è una falla che ben pochi conoscono.

 

C’è una categoria di studenti che ha diritto di stare in presenza a scuola. Premesso che rispettiamo tale necessità, ma allo stesso tempo si crea un paradosso nei confronti dei ragazzi che seguono contemporaneamente le lezioni da casa.

 

Vediamo un caso tipo di una classe dove c’è un solo alunno che ha il diritto di stare in presenza. In questa circostanza i docenti sono obbligati a fare lezione in classe. Contestualmente tutto il resto della classe seguirà la lezione da casa perché è proibita la presenza.

 

Il docente si dovrà improvvisare cameramen per consentire agli alunni che stanno a casa a seguire la lezione, consentendo anche all’alunno in classe di seguirla. Ma docente sarà in parte distratto da dover scortare specialmente i ragazzi a casa.

 

Il docente, lo rammentiamo, fornisce contemporaneamente la lezione al ragazzo che sta in classe e agli oltre 20 alunni che stanno a casa. I ragazzi che stanno a casa sono da monitorare, in quanto non pochi approfittando del fatto di non essere sotto controllo, smanettano col computer o con lo smartphone, o magari non seguono neppure la lezione e spengono la webcam che li riprende.

 

Alcuni docenti utilizzano la classica lavagna durante la lezione, ma questa è frequentemente mal inquadrata dalla webcam, e i ragazzi che stanno a casa vedono uno riquadro offuscato sul muro.

 

Le piattaforme utilizzate per trasmettere i video in streaming non sono ad alta risoluzione per consentire la lettura di ciò che viene scritto lavagna. Non lo è nemmeno la webcam. E poi, servirebbe, per chi vede un adeguato monitor.

 

Molti alunni seguono la DAD con notebook, tablet, smartphone. Immaginate cosa vedranno di quella lavagna con le spiegazioni della lezione a distanza.

 

Insomma, gli alunni a casa sono poco stimolati a seguire la lezione.

 

Alcuni docenti si organizzano al meglio. Si sono inventati soluzioni amatoriali per gestire la lezione, ma poi debbono smontare tutto per cambiare classe al cambio d’ora. Insomma, è un caos. Un caso tipo è il docente che accede alla lezione con una seconda utenza, utilizza la lavagna on-line con il suo tablet e contemporaneamente le replica nella lavagna fisica per l’alunno in presenza.

 

Oppure si inventa altre soluzioni.

 

Insomma, questo è un caos che si può risolvere. Ci riserviamo di non trovare noi la soluzione, qui stiamo evidenziando una pessima scelta a discapito degli alunni che stanno a casa.

 

Il docente che fa lezione non può fare un lavoro misto a discapito della maggioranza dei ragazzi che sono in DAD a casa.

 

Non vogliamo in alcun modo discriminare i ragazzi in presenza, ma che si trovi una soluzione, al fine di ottimizzare la qualità delle lezioni.

 

Piuttosto, le lezioni in DAD hanno una minor durata di quelle classiche, inoltre il docente cambia classe, e ciò costringe lo stesso a correre verso l’altra aula, dove loggarsi con un altro PC per fare lezione. E della già risicata durata della lezione si perdono quei dieci minuti in operazioni inutili.

 

Insomma, è un caos. Chi ha inventato questa soluzione ha eseguito dei test? Come mai i presidi sono zitti e non dicono niente? Vari professori che hanno evidenziato il disagio sono stati persino minacciati.

 

Qualcuno ha svolto un’indagine sui voti medi dei ragazzi di quest’anno scolastico? Ci sono stime dei potenziali bocciati?

 

Tags: didattica a distanza
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