
Le attuali restrizioni che obbligano la consumazione di pranzo e cena all’aperto, stanno creando seri problemi a tutta la ristorazione italiana, soprattutto in quelle regioni colpite da improvvisi acquazzoni, e comunque dal meteo avverso.
Effettivamente questo non è il periodo migliore per programmare attività di ristorazione all’aperto, sia perché la variabilità atmosferica è notevole, ma anche perché in Italia è presente un’anomalia meteo climatica che determina temperature più basse della media, vento generalmente sostenuto, incertezza sul tempo che farà. Ma ciò succede in ogni primavera.
Inoltre, le previsioni meteo per la prossima settimana sono pessime, in quanto transiteranno delle perturbazioni che andranno a interessare soprattutto le regioni tirreniche e quelle settentrionali. Ma un po’ tutta Italia sarà coinvolta, con forte vento, acquazzoni, temporali e pioggia.
Insomma, non sono sicuramente le condizioni meteo ideali per stare all’aria aperta, soprattutto investendo, come sono obbligati a fare i ristoranti, i quali hanno tanto cibo che tende a deteriorarsi rapidamente.
Alcuni ristoratori intervistati dicono: abbiamo dovuto cestinare insalate fresche. Abbiamo dovuto buttare prodotti come verdure insalate e frutta. Dobbiamo prevedere l’acquisto di cibo da conservare nel congelatore, per evitare che venga buttato via.
Alcuni si improvvisano all’ultim’ora dei piatti facili da realizzare, che nell’ipotesi di maltempo il cliente può portare via, perché come si sa, è vietato consumare cibo all’interno del ristorante.
Ma le cose non vanno bene anche all’estero, se ne lamentano parecchio nel Canton Ticino, dove evidentemente vigono analoghe restrizioni. Lamentele ci sono anche in Francia e in Germania, in Svizzera, dove le attività all’aperto sono particolarmente ostacolate da condizioni meteorologiche inclementi.
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