
Il 15 maggio partirà la sperimentazione dell’ospedale San Martino di Genova dove è lavora il noto infettivologo Matteo Bassetti. Si tratta di uno spray nasale. I test partiranno sull’uomo per verificare l’efficacia e soprattutto sicurezza di questo farmaco che dovrebbe essere inalato nelle alte vie respiratorie alcune volte al giorno.
Dopo un periodo di sperimentazione, il prodotto potrà essere utilizzato nella prevenzione dei sintomi più gravi da Covid e soprattutto per ridurre la contagiosità del virus. Già dall’estero, in Israele, si erano diffuse notizie della possibilità di difesa utilizzando uno spray nasale contro il Covid. Ma il paese poi optato per il vaccino, con la nota vaccinazione di massa al fine di ottenere immunità di gregge.
Al momento non è dato sapere se tratta del medesimo preparato.
Questa notizia potrebbe essere mal interpretata da non poche persone che sono scettiche nel farsi somministrare il vaccino. Lo spray nasale se sarà approvato il suo utilizzo, servirà esclusivamente per creare una barriera protettiva temporanea alla contagiosità del virus, non è di certo la soluzione. Questa consiste esclusivamente della vaccinazione e l’ottenimento quanto prima di un’immunità di gregge anche in Italia e non solo.
Tuttavia, la sperimentazione è un eccellente soluzione, soprattutto per coloro che come abbiamo detto prima non intendono vaccinarsi, e in particolare per lenire quelle condizioni dove il vaccino non ha efficacia. Rammentiamo che la vaccinazione non garantisce al 100% il rischio di non essere contagiati. Quindi, anche questa soluzione contribuirà ad attenuare la diffusione del virus.
La notizia, oltre che vari giornali, sarebbe stata diffusa inizialmente da Adnkronos.
Il farmaco consiste in una soluzione acquosa di lavaggio che contiene acido ipocloroso allo 0,005%, una sostanza antimicrobica è in grado di rimuovere e uccidere in meno di un minuto virus e batteri, incluso il Sars-CoV-2 anche nelle sue diverse mutazioni, come dimostrato in vitro da uno studio dell’Institute for Antiviral Research dell’Utah State University.
Insomma, siamo sulla buona strada per abbattere la contagiosità di questo virus, di una pandemia, da come scrive anche il Corriere della Sera che sarebbe potuto essere evitata.
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