L’Astrazeneca è stata accusata di aver dirottato circa 50 milioni di dosi di vaccino fuori dall’Europa, ragione che avrebbe spinto il continente a richiederle pesanti sanzioni che ammontano a circa 10 milioni di euro. L’accusa è di alcuni giorni fa.
Il processo contro l’azienda farmaceutica Astrazeneca
Le prove che accusano Astrazeneca sarebbero in grado di dimostrare che la ditta farmaceutica in questione, avrebbe privilegiato l’esportazione dei vaccini in paesi come la Gran Bretagna, escludendo l’Europa da un piano vaccinale in grado di tutelare la salute di tutti i suoi abitanti.
Tutto ciò sarebbe avvenuto a causa degli scarsi controlli messi in atto in questo settore, controlli che non hanno registrato anomalie neppure per quanto riguarda la strumentazione utilizzata a tale scopo.
Quali sono le sorti dell’azienda?
Ancora incerte le sorti del processo di Astrazeneca, che è stata trascinata in tribunale proprio da Bruxelles, che richiede il risarcimento di almeno 10 milioni di euro, con un contributo di 10 euro per dose non arrivata a destinazione e per gli eventuali giorni di ritardo.
Ad aggravare la questione sarebbero presenti ulteriori prove, che sarebbero in grado di provare che nel 2021 solamente 30 milioni di dosi hanno raggiunto il suolo europeo, per una stima totale che ammonta a solamente il 25% delle dosi promesse e pattuite al momento della stipula del contratto.
Attualmente non si sa ancora in che modo evolverà la situazione e non si può prevedere se il colosso Astrazeneca saprà porre rimedio ai propri errori fornendo le giuste dosi di vaccino a tutta l’Europa.