
Il Sardinia Radio Telescope è riuscito a catturare un’immagine completamente nuova e sorprendente proveniente dalla galassia Andromeda.
Ciò è stato possibile on seguito all’utilizzo della frequenza dei 6.6 GHz, ovvero una frequenza mai utilizzata fino a questo momento.
Grandi scoperte in Sardegna
Questo grande avvenimento si è svolto nel sud della Sardegna, e ha permesso di ottenere delle informazioni aggiuntive sulla galassia di Andromeda, informazioni che finora nessuno era riuscito ad ottenere.
Ciò è stato possibile grazie ad una collaborazione che si è tenuta presso l’Università della Sapienza di Roma e l’Istituto Nazionale di Astrofisica che, basandosi su studi svolti in America e in diversi stati del mondo, hanno potuto dedicare lunghissime sessioni di osservazione a questa galassia, che da sempre suscita l’attenzione degli appassionati di astronomia e degli esperti del settore.
Dopo ben 66 ore di osservazione ininterrotta, il Sardinia Radio Telescope è riuscito a catturare un’immagine formidabile della galassia, tanto da riuscire a mapparla con elementi di grande sensibilità ma utilizzati nella storia.
Le scoperte scientifiche su Andromeda
Grazie a questa possibilità è stato possibile reperire diverse informazioni su Andromeda, come ad esempio la presenza di segnali radio legati a fenomeni di natura termina e non termica che sono stati registrati nel campo magnetico della galassia stessa.
Sfruttando tutte queste informazioni, astronomi e scienziati hanno potuto mappare la galassia di Andromeda con l’aggiunta di nuovi particolari mai evidenziati fino a questo momento.
Tra le novità più importanti è stata segnalata la presenza di un disco che potrebbe presupporre la nascita di un nuovo campo stellare.
L’immagine è stata catturata con l’ausilio di software moderni e molto potenti, che sono riusciti a captare la presenza di pianeti e stelle collocati intorno alla galassia di Andromeda, e ciò proprio in seguito dell’utilizzo di questa nuova frequenza che si è rivelata più precisa e dettagliata di tutte quelle utilizzate in passato.
Prossimamente molti altri studi e osservazioni si avvalleranno di tale metodo, e saranno moltissime le scoperte scientifiche che lo spazio e l’universo saranno in grado di regalarci.
Insomma, la scoperta dell’Universo che ci circonda continua.
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