La cartina che vediamo illustra come la temperatura superficiale del Mar Mediterraneo sia superiore alla media tipica del periodo. I colori indicano che i valori termici sono superiori tra i 2 e 3 gradi. Quelle attuali potrebbero essere temperature più consone per la fine di agosto, che di metà luglio.
Un po’ tutti i mari europei hanno temperature sopra la media, emerge alla vista il Mar Baltico che registra valori che sono elevatissimi, anche di 8°C sopra la norma. Poi spiccano di anomalie negative, con quell’azzurrino che vediamo dal Golfo di Biscaglia verso Terranova in Nord America, e che attraversa tutto l’Atlantico.
In quella superficie marina transitano varie perturbazioni, che sono quelle poi che hanno interessato il Nord della Spagna e la Francia, ed è da lì che giunta la goccia d’aria fredda in quota che ci sta cominciando a interessare.
Temperatura superficiali marine molto elevate comportano un’elevata energia che sarà poi a disposizione come energia dell’instabilità atmosferica dei prossimi giorni, ma soprattutto delle prime aree di bassa pressione che si faranno sentire già settembre.
In quel periodo cominceremo a parlare del rischio che si formino persino cicloni mediterranei, i noti TLC.
Perciò, se da una parte le calde acque del Mediterraneo creano beneficio ai bagnanti che andranno immergersi questa estate, dall’altra parte però tutto l’ecosistema marino viene messo sotto stress per le alte temperature. In questi giorni si sta parlando di danni procurati all’ecosistema marino nel Nord America, in prossimità delle coste della California e del Canada occidentale, dove si è abbattuta un’ondata di calore di rilevanza storica.
Le anomalie climatiche non sono mai una buona cosa.
Mappe, credit climatereanalyzer.org
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