L’autore del video scrive:
partiamo dal 2019 e viaggiamo esponenzialmente attraverso il tempo, assistendo al futuro della Terra, alla morte del Sole, alla fine di tutte le stelle, al decadimento dei protoni, alle galassie zombie, a possibili future civiltà, a buchi neri in esplosione, agli effetti dell’energia oscura, ad universi alternativi, al destino finale del nostro cosmo – giusto per citarne alcuni.
La fine del Mondo in anteprima. Si tratta di una simulazione video, di un evento drammatico. La fine del Mondo non è una fantasticheria, ci sono numerose ricerche in proposito. Per esempio, un rischio non da poco, in numeri astronomici, è rappresentato dal rischio di impatto con un asteroide di grosse dimensioni. Il suo nome è Bennu e ha un diametro di 525 metri, non distruggerebbe la vita sulla Terra, perlomeno queste sono le stime fatte.
L’asteroide compie un’orbita attorno al sole ogni 436 giorni. Tra l’anno 2175 e 2199, la sua rotta si interseca molto vicina a quella della Terra, e secondo stime astronomiche c’è 1 possibilità su 2700 che possa impattare sul nostro Pianeta.
Ma per la fine della vita sulla Terra, dovrebbe venirci addosso un asteroide di maggiori dimensioni, forse uno simile a quello che cade in prossimità del Golfo del Messico e che causò l’estinzione dei dinosauri sul pianeta Terra. Secondo stime scientifiche, quelle asteroide che cade circa 66 milioni di anni fa, aveva un diametro tra i 10 e i 14 km, paragonabile per dimensioni a Deimos, satellite di Marte.
Stephen Hawking stilò 7 possibili case per la fine della vita umana sulla Terra, un numero non indifferente. Un evento di questi è in atto, è la pandemia, che con le mutazioni avvenute e che ci saranno futuro, sarà molto difficile da debellare, in quanto la popolazione terrestre non è tutta vaccinabile. Siamo troppi, e la popolazione prevale soprattutto nei paesi poveri, dove mancano anche quelle che sono definite le cure essenziali e di base per un paese occidentale.
Nel video, il relativamente piccolo meteorite che sfilò nei cieli della metropoli di Chelyabinsk, in Russia il 15 febbraio 2013. Causò centinaia di feriti causati dall’onda d’urto che fece esplodere i vetri di molti edifici.
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