Sembra incredibile, ma l’Etna è nettamente cresciuto in pochi mesi e ha variato la sua vetta più alta. La nuova cima è quella del Cratere di Sud-Est, la zona più attiva dal punto di vista vulcanico, che ora misura ben 3357 metri.

Questa imponente crescita di altezza del Cratere di Sud-Est è dovuta alla sequenza di intensi fenomeni parossistici, iniziata alla fine del 2020. Prima di questo nuovo record, la vetta maggiore in altezza raggiungeva i 3326 metri sopra il livello del mare ed apparteneva al Cratere di Nord-Est.
La lunga serie di eruzioni dal Cratere di Sud-Est ed il continuo stratificarsi dei recenti materiali piroclastici e degli strati di lava hanno portato alla nuova vetta di 3.357 metri. Quello verificatosi è un fenomeno che palesa la profonda vitalità del vulcano etneo.
Nuova altezza dell’Etna misurata con i satelliti
Il nuovo dato altimetrico è pubblicato sul Bollettino settimanale sul monitoraggio vulcanico, geochimico e sismico del vulcano Etna. La fonte è quella autorevole INGV e le misurazioni sono attendibili e precise grazie all’analisi e all’elaborazione delle immagini satellitari.
Il nuovo dato è stimato con un margine d’errore di 3 metri ed è stato ottenuto tramite l’elaborazione di molteplici immagini del satellite Pleiades acquisite il 13 e il 25 luglio scorsi, nell’ambito della partnership internazionale Geohazard Supersites and Natural Laboratories.
L’Etna ha profondamente modificato le sue caratteristiche ed è stato così aggiornato il modello digitale della superficie dell’Etna. Basti pensare che il Cratere di Nord-Est era da almeno 40 anni il punto più alto del vulcano più attivo d’Europa.
Nella sua lunga storia di oltre 550 mila anni il grande vulcano ha mutato continuamente la sua forma, ed anche l’altezza è stata cangiante. Gli studi hanno permesso di appurare che oltre 15 mila anni fa l’Etna raggiunse l’altezza di 3500/3600 metri.