
Non c’è solo il caldo estremo a preoccupare nella prospettiva del meteo di agosto, ma anche la penuria di precipitazioni con siccità che potrebbe aggravarsi in molte regioni d’Italia. Lo si deduce dai dati del bollettino mensile a cura del Drought Observatory del CNR.

In tanti penseranno che in estate è normale che non piova, invece non è esattamente così. In quest’estate così schizofrenica di eccessi non mancano i fenomeni piovosi estremi al Nord, mentre su parte della Penisola dominano scenari del tutto opposti, con caldo e clima molto secco.
L’indice SPI preliminare conferma nel periodo maggio-luglio 2021 un deficit di umidità rilevante su buona parte dell’Italia. L’anticiclone africano sta facendo il bello ed il cattivo tempo in questa fase d’estate e non è certo una buona notizia.
Le situazioni più gravi riguardano il settore adriatico, dall’Emilia Romagna alla Puglia, reduci da un luglio molto caldo e secco. Queste stesse zone sono quelle che finora hanno le maggiori anomalie termiche positive da inizio estate e quindi dove il caldo è stato più anomalo.
La cartina elaborata dal Cnr mostra in rosso le zone che nel periodo stanno maggiormente soffrendo lo scarso apporto d’acqua. Come vediamo, anche alcune zone del Nord risentono di cenni di siccità, ma in generale sono l’Emilia Romagna e le aree del Centro-Sud quelle più penalizzate.
Questa siccità preoccupa vista la prospettiva di una prosecuzione d’estate caldissima e secca in questa prima metà di agosto, ma per gli esperti del CNR è da considerarsi una caratteristica ricorrente del nostro clima. Tutto è legato al concetto di deficit idrico temporaneo, ma l’impatto della siccità indice su periodi più lunghi.
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