

Quest’oggi ho deciso di andare in controtendenza rispetto ai numerosi articoli che potrete trovare sui vari siti meteo, che parlano del cambiamento che avremo ad inizio settimana, ma quello che è invece sto osservando e che mi irrita parecchio, è la prosecuzione di masse d’aria calda provenienti dal Sahara che tenderanno a invadere l’Italia, soprattutto la parte centrale, quella meridionale e le due isole maggiori.
Soprattutto le isole maggiori sono da sempre quelle più esposte all’aria calda che giunge dal Nordafrica. Però stavolta credo che si superi la decenza nel chiamare in causa condizioni meteo autunnali già dai primi di settembre.
Concordo sul fatto che avremo un cambiamento delle condizioni meteo e un rimescolamento delle masse d’aria, però questo non succederà in tutto il Mar Mediterraneo, che però comincerà lievemente a perdere calore. Ciò perché la radiazione solare comincia a diminuire, però dall’altra parte, l’avvento di nuove masse d’aria calda provenienti dall’Africa, sono una pessima linea di tendenza, che ci allontanano la stagione delle piogge in Italia, accentuano gli effetti della siccità, e purtroppo mettono ancora a rischio incendi il nostro territorio.
L’estate 2021 sigla, assieme a tante altre ormai, che le condizioni meteo della stagione sono cambiate. Un cambiamento climatico troppo rapido, tangibile, ormai se ne accorgono tutti, che mette a dura sofferenza alle nostre piante, il nostro habitat naturale.
Nelle città, nei paesi, nei villaggi, laddove sono presenti alberi nei viali, avrete notato che questi stanno patendo la scarsità di pioggia unita poi alle alte temperature.
Passeggiando per le strade si notano le foglie secche al suolo, ciò non perché l’autunno sia di dietro l’angolo, bensì perché le piante stanno soffrendo. Quei tipi di pianta nei prossimi anni non saranno adatte al nostro clima se esso continuerà a cambiare e a divenire sempre più caldo durante la stagione estiva.
Abbiamo scelto dimostrare delle carte del centro meteo europeo, in quanto viene ritenuto il più affidabile in Italia e in Europa, ma non vi nascondo che anche quello americano non è affatto meno affidabile.
Ai giorni d’oggi disponiamo di modelli matematici che hanno un’altissima efficienza previsionale, però stanno patendo anche questi dei cambiamenti climatici che prolungano quelle condizioni di blocco della circolazione della libera atmosfera, che tendono a far persistere per periodi molto lunghi condizioni meteo sempre uguali.
E ciò non vuol dire che anche in passato non vi siano state ondate di calore e problemi idrogeologici. Qui si parla della rapidità del cambiamento climatico galoppante.
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