
Ormai ci siamo, la tendenza meteo meteoclimatica di questa settimana ci darà l’ambita rinfrescata, ed anche se sui motivi che porteranno a definirla vivace ci sarebbe da discutere, sarà particolarmente violenta.
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Avremo un vero e proprio tracollo termico, che localmente porterà a perdere dai 10 ai 15°C. Un salto dei termometri verso il basso, da “shock termico”. Ma sarà il caldo record pregresso, a dare la sensazione maggiore di refrigerio, in quanto la temperatura non andrà sotto la media. Non ci saranno le nevicate alpine a relativa bassa quota della seconda metà di agosto, che non troppo raramente abbiamo visto fin sin giù i 2000 metri vicini ai crinali alpini.
Ci sarà un eccesso di energia termica nei mari circostanti le nostre l’Italia, ma anche i territori arroventati e bollenti, con tassi di umidità rilevanti genereranno contrasti termici anche molto acuti al passaggio dell’aria meno rovente. E avremo temporali, quasi essenzialmente al Nord Italia, e poi anche vento. Ma l’Estate non finirà qui.
Avremo una rottura della stagione estiva, quella nuova, quella del cambiamento climatico, in quanto ormai è sempre più possibile che le prossime stagioni saranno calde, poi caldissime ed in futuro, rovinosamente calde per l’attuale habitat naturale. Soffriamo noi umani, ma anche animali, piante, l’agricoltura, e a lungo andare tutto cambierà se dovesse proseguire la calura estrema ogni estate.
Le condizioni ideali per un peggioramento delle condizioni meteo degno di tal nome avvengono con affondi di basse pressioni o saccature oceaniche, originate dalla circolazione atmosferica che sta prendendo forza nel Nord Europa. Quando succederà, ci sarà notevole energia in gioco, i contrasti termici potrebbero favorire il classico isolamento di una figura ciclonica secondaria: gocce d’aria fredda o vortici ciclonici che poi degenerano in depressioni mediterranee. Ma affinché ciò succeda, l’influenza nordafricana dovrebbe smettere di essere così acuta.
Quest’ultima ipotesi non è ancora da escludere e in tal senso qualche modello di previsione propone un accenno di chiusura ciclonica sul Centro Nord Italia. Dovesse succedere si avrebbero precipitazioni particolarmente forti, probabilmente violente probabilmente abbondanti.
Il rischio palese è di temporali anche a carattere di nubifragio e di grandinate che potrebbero farsi largo con una certa furia. Colpi di vento che potrebbero sfociare in talune località anche trombe d’aria, ma sono più frequenti e fanno parecchi danni, le raffiche di vento del temporale (downburst).
C’è sempre da augurarsi che nulla di tutto ciò succeda, ma in un’Estate che si sta dimostrando estrema, con danni laddove si scatenano temporali, il rischio di eventi meteo estremi appare concreto.
Sarà bene non farsi trovare impreparati dalla concreta rinfrescata, non quella che stiamo per avere, ma le prossime, in quanto dopo un’estate rovente potrebbero spalancarsi le porte a un autunno potenzialmente inquieto.
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