Questo editoriale è una riflessione sull’evoluzione meteo generale, quindi sul futuro che ci potrebbe essere prossimamente. Non farò particolari approfondimenti sulla situazione meteo che stiamo osservando. Di questo ne parlerò in ambito di cronaca meteo, e in altri approfondimenti.
Osservavo i modelli matematici di previsione sono rimasto basito dal fatto che quest’anno, anzi questa estate, dopo una raffica di anomalie climatiche che ci hanno accompagnato per tutta la stagione, la transizione tra l’estate meteorologica e quella dell’autunno, sempre meteorologico, ignori l’autunno.
Avremo altre ondate di caldo, in alcune località italiane si toccheranno ancora una volta i 40 °C, ma la serie di gocce d’aria fredda che si stanno realizzando nel nord-est dell’Europa, e che farà rotta verso l’Italia, costituiscono una rilevante anomalia climatica. Un’altra della serie che abbiamo avuto. L’evoluzione meteo vista sulla carta è tra quelle veramente estreme, in quanto le gocce d’aria fredda proveniente da nord est, ovvero dalla Russia o dalla Scandinavia orientale, dovrebbero essere più comuni della stagione invernale e non di questo periodo dell’anno, quando ci dovrebbe essere la rottura della stagione estiva con l’ingresso, anche se un po’ in sordina, delle perturbazioni oceaniche, anche perché su gran parte dell’Italia l’estate non finisce in questo periodo dell’anno.
Ho parlato di grave anomalia climatica in quanto le gocce d’aria fredda verranno da nord-est. Vi invito a proiettare la vostra mente da qui a tre mesi avanti nel tempo, a inizio dicembre, perché è quello il periodo dell’anno in cui dovrebbero iniziare a a mostrarsi.
Le gocce d’aria fredda provenienti da nord est sono un fenomeno molto raro, peraltro sono guidate da correnti retrograde, talmente difficile da realizzarsi negli ultimi anni, che quando succede d’inverno in Italia si verificano bufere di neve e basse temperature. Potrei fare paragoni con eventi meteo invernali in cui abbiamo avuto gocce d’aria fredda retrograde, che giungevano da dove verranno nei prossimi giorni, ma il contesto attuale è estivo.
Ad est, e mi riferisco alla Russia europea e poi a quella asiatica dove c’è la Siberia, attualmente le temperature sono ancora estive, d’altronde siamo alla fine di agosto, e non in autunno inoltrato. Peraltro, da quelle parti ci sono ancora grossi incendi, attivi soprattutto in Siberia, ma l’inverno da loro non è proprio lontano, con settembre avranno un brutale abbassamento della temperatura e cambiamento meteo. Ma per ora questo non ci riguarda.
Le gocce d’aria fredda sono in quota, e costituiscono un’anomalia termica che è scarsamente, se non ha fatto, influenzata dalle temperature al suolo, essendo masse d’aria che si trovano in libera atmosfera. Nella fattispecie, in meteorologia definiamo gocce d’aria fredda quelle masse d’aria poste alla quota di circa 5500 m, ovvero 500 hPa.
Ed è aria fredda a 500 hPa che colpirà l’Italia a più riprese, anche se nelle ultimissime proiezioni l’evento atmosferico nel lungo termine potrebbe essere smorzato, o persino addirittura cancellato, ma questo lo vedremo, per ora l’arrivo della prima gocce d’aria fredda è stata confermata. E senza che questa si è ancora raggiunta, una raffica di temporali si mostrate molte regioni italiane.
A questo punto, consolidato il fatto che si tratta di gocce d’aria fredda in quota, che proveranno da nord-est, da dove giunge durante la stagione fredda il gelo, e che poi nel Mediterraneo danno vita ad aree di bassa pressione che d’inverno sono causa di nevicate. Ebbene, se tali eventi meteo avvenissero nel trimestre invernale avremmo nevicate in pianura, ondate di freddo, e maltempo con caratteristiche che ormai potremmo definire eccezionali, in quanto si verificano veramente con estrema rarità.
Quello che sottolineo in questo editoriale che se queste gocce d’aria fredda giungessero d’inverno avremmo avuto tempeste di neve. Ci sarebbero situazioni di emergenza per neve in pianura. La neve cadrebbe su Emilia-Romagna, molte aree della Valle Padana, gran parte dell’Italia centrale. Cadrebbe la neve nell’Adriatico fin sino Santa Maria di Leuca. La neve farebbe la sua comparsa probabilmente anche sulla costa tirrenica. Potrebbe nevicare a Roma come Napoli.
Mi sono chiesto come mai questi fenomeni si si verificano adesso e non d’inverno quando dovrebbero accadere, innescando un’altra raffica di anomalie climatiche.
Tra le altre cose, questo disturbo all’estate la scalfirà appena, in quanto avremo un abbassamento della temperatura, e poi subito dopo l’aria calda dal Sahara che tornerà indietro, con un rimbalzo verso l’alto dei termometri, soprattutto nelle regioni centromeridionali e le Isole Maggiori. Attraverso l’ausilio di modelli matematici di previsione, infatti vediamo la prospettiva di estremi termici anche di oltre 40°C soprattutto in Sicilia, però limitati ad alcune località.
Stiamo osservando ciò che in genere non si dovrebbe verificare.
Ma di follia meteo ne vediamo quotidianamente, ormai è divenuto quasi impossibile elencarle tutte. Qualche giorno fa c’è stata la pioggia, ed anche forte, sul luogo più freddo del nostro emisfero, sul plateau della Groenlandia. Immaginatevi un’area di ghiacci detta eterni, posta a oltre 3000 mare sul livello del mare, quindi una località freddissima. La Summit Station della National Science Foundation registrato ben sette ore di pioggia forte. Tuttavia, nella località la pioggia caduta con una temperatura di appena 0,48 °C, ma appena nove ore dopo la fine della precipitazione, la temperatura era già piombata a meno, 8,5 °C.
L’evento meteo colto sorpresa gli scienziati che non hanno avuto modo di misurare la quantità di pioggia caduta in millimetri, ma solo di fare delle stime (pare che fossero privi di pluviometri). In tutta la Groenlandia è caduta un’enorme quantità di pioggia che stata stimata in alcuni miliardi di metri cubi. Si parla di circa 7 miliardi di tonnellate d’acqua. Acqua che poi si è gelata affluite mare. Nei ghiacciai eterni la pioggia caduta ha intaccato la struttura superficiale del ghiaccio, riducendone la riflettività. Ciò attenua la potenza dell’albedo, e quindi indebolisce la protezione offerta dal ghiacciaio dalla radiazione solare. Tuttavia, la stagione invernale e alle porte da queste parti, e le prossime precipitazioni saranno nevose e si adagerà hanno sul ghiaccio, riportando la situazione di albedo allo stato precedente.
Nel video, una selezione tra i tanti eventi meteo estremi avvenuti il 24 agosto 2021.
Per concludere, questo editoriale e dedicato soprattutto a sottolineare quanto sono smisurati e gravi gli eventi atmosferici che stanno succedendo nel nostro pianeta, dove non solo ci sono queste gocce d’aria fredda anomale che noi abbiamo paragonato qualche modo a quelle invernali, che per altro inverno sono ormai assenti, ciò che farà notizia, ahimè, sarà l’evoluzione meteo reale di questo autunno, con il Mar Mediterraneo eccezionalmente caldo. Ma altrettanto caldo è l’Oceano Atlantico settentrionale, che potrebbe dare energia per mantenere vitali gli uragani tropicali che prenderanno la rotta di nord-est, verso l’Europa. AccuWeather prevede che tre uragani di origine tropicale tendano a raggiungere le coste europee nei prossimi due mesi.
Infine, rimaniamo con i piedi a terra. Vi abbiamo parlato di gocce d’aria fredda che hanno delle similitudini con le condizioni meteo invernali. Ma eccovi la realtà dei fatti, queste sono le temperature massime che sostato toccate appena ieri in Italia. Noterete che fa tanto caldo ancora.
Catania Fontanarossa 38.2
Catania Sigonella 36.2
Reggio Calabria 34.5
Siracusa 34.1
Mezzo Gregorio 33.9
Decimomannu 33.6
Marina Di Ginosa 33.6
Lamezia Terme 33.4
Messina 33.2
Trapani 33
Lecce 32
Ustica 32
Latina 31.8
Alghero 31.7
Capo Carbonara 31.6
Firenze Peretola 31.6
Lampedusa 31.6
Capo Mele 31.4
Cozzo Spadaro 31.4
Frosinone 31.2
Genova 31.1
Capo Bellavista 31
Grosseto 31
Pisa 31
Capo Palinuro 30.8
Gioia Del Colle 30.6
Guidonia 30.6
Per finire ancora un appunto: le ultime proiezioni meteo indicano il ritorno del caldo soprattutto nelle regioni centromeridionali italiane, questo entro la prima decade di settembre. E si potrebbero avere picchi massimi estremi fino a 40 °C.
Discussion about this post