
È un’estate dai record quella del 2021, stiamo assistendo a livello planetario a rilevanti cambiamenti climatici, nonostante la temperatura globale sia aumentata modestamente rispetto a quanto prospettano i modelli matematici sul clima. Ciò fa supporre che quando avremo un aumento galoppante della temperatura, i fenomeni atmosferici causeranno disastri sempre di maggiore rilevanza.
Ma facendo focus su ciò che succede in Italia, dobbiamo per forza soffermarci sulle terribili grandinate che si sono verificate nel Nord Italia, che complessivamente hanno interessato territori tutto sommato limitati, ma i km quadrati investiti da questi fenomeni risulterebbero di svariate decine, con danni probabilmente perché centinaia e centinaia di milioni di euro.
Ad esempio, domenica 1° agosto un temporale con grandine che si è verificato in Piemonte, ha procurato gradinate devastanti lungo il suo percorso per almeno una trentina di km. Stessa cosa è avvenuta in Friuli. Nelle Prealpi lombarde, le raffiche di vento di un temporale hanno causato danni anche gli edifici, oltre che a diverse strutture. Notevoli sono i danni procurati alla vegetazione. Poi abbiamo i danni in agricoltura.
A quelli dei temporali si sommano i danni causati dal caldo e la siccità che interessano quasi tutto il territorio nazionale che sono sempre più facile innesco per gli incendi. E in queste ultime settimane li abbiamo osservati numerose regioni, e in talune circostanze hanno minacciato anche centri urbani importanti e aree turistiche. Abbiamo letto di evacuazioni di centri abitati, villaggi turistici, spiagge.
Agosto è un mese che vede, in media, un cambiamento della circolazione atmosferica emisferica, perciò è plausibile credere che la massa d’aria caldissima tropicale tenderà a scendere di latitudine e lasciare gradualmente Italia. Le previsioni meteo ottenute attraverso l’ausilio di modelli matematici non sono affatto buone, in quanto ci pongono di fronte al rischio di avere tutto il mese di agosto con temperature sensibilmente superiori alla media, inoltre potrebbe saltare quella che viene chiamata rottura della stagione estiva.
Tutto ciò andrà a surriscaldare il Mar Mediterraneo, oltre che le terre emerse. E man mano che affluiranno improvvisamente nuclei di aria umida instabile provenienti dall’Oceano Atlantico, ecco che l’Italia si troverà in un’area di facile innesco per eventi meteo estremi, anche più intensi di quelli che abbiamo visto.
E poi c’è l’autunno che sarà una stagione complessa, con un Mar Mediterraneo eccessivamente caldo. Sugli effetti reali nessun modello matematico c’è di aiuto, ma possiamo parlare solo di possibilità che alcuni fenomeni atmosferici si verifichino. Si possono fare ipotesi che comunque sono fondamentali per dare delle linee di difesa e prevenzione per eventuali fenomeni atmosferici pericolosi.
In autunno il rischio è quello di avere profondissime aree di bassa pressione, cicloni mediterranei, insomma.
Ma per ora, se in alcune regioni del Nord ci sono temporali e grandine, e altri ce ne saranno questa settimana, al Centro e Sud Italia, Isole Maggiori, il caldo continua ad essere terribile, con temperature che da qualche parte in Italia vanno a toccare superare la soglia di 40°C.
Ma per ora dobbiamo trascorrere il mese di agosto, augurandoci che le anomalie termiche si riducano, e che i contrasti tra diversissime masse d’aria siano meno intensi.
Lo scorso anno prevaleva l’attività temporalesca, ma in generale in Italia faceva meno caldo. Tuttavia, abbiamo vissuto un seguito caratterizzato da meteo estremo. Condizione che ormai appare non abbandonarci più.
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