
Il terremoto avvenuto in Messico con epicentro a 14 chilometri dalla grossa città di Acapulco ha lasciato circa uno 1.600.000 persone senza elettricità. La scossa sismica è simile a quella venuta nel 2017. Parliamo di una magnitudo di 7.2. La regione è altamente sismica, ed anche a rischio tsunami. In passato si sono verificati numerosi terremoti in queste zone.
Nonostante la scossa sia stata particolarmente violenta, i danni sembrano essere minori. Una scossa di terremoto di tale portata, fosse avvenuta in Italia, probabilmente avrebbe causato un’ecatombe.
Ma come scrivemmo in passato, il Messico adottato una rigorosa ricostruzione degli edifici, nel rispetto delle norme antisismiche. Anche la capitale, Città del Messico viene non raramente interessata da terremoti.
La nuova scossa di terremoto è avvenuta lo stesso giorno di quello che avvenne il 2017 a Oaxaca, ma quel terremoto ebbe magnitudo di ben 8,2. Parliamo di scosse sismiche che sono il massimo potenzialmente possibile probabilmente in Italia. Terremoti di questa intensità avvennero in epoche storiche, ad esempio in Sicilia, in coincidenza della faglia ibleo maltese di cui abbiamo dedicato alcuni articoli in passato.
La scossa di terremoto ha creato danni alle strade, agli impianti idrici e di gas, ci sono problemi alla fornitura di energia elettrica. Al momento viene indicata una vittima, questa è stata colpita da un palo della luce cadutogli addosso.
Il terremoto e le conseguenze di questa scossa così forte avvenute Messico, dovrebbero far riflettere chi si occupa in Italia di prevenzione, al fine di definire leggi ferree nella costruzione di nuovi edifici, ma anche nella ristrutturazione.
L’Italia risulta un paese ad alto rischio sismico in buona parte delle regioni, ma dai recenti terremoti degli ultimi decenni non si è fatto molto per evitare tragedie e vittime.
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