
L’Italia subisce l’influenza della tempesta che sta interessando le Isole Britanniche, la quale richiama una consistente massa d’aria fredda dalle regioni polari. Un sensibile abbassamento della temperatura è atteso su buona parte d’Italia nei prossimi giorni, ma gli effetti si sentiranno soprattutto oltralpe, e poi nella penisola e isole maggiori. La temperatura tenderà a diminuire più gradualmente in gran parte del Nord Italia, dove entro pochi giorni i valori saranno prossimi alle medie del periodo, per poi essere anche potenzialmente inferiori.
Il fine settimana vive il transito di aria fredda associata alla bassa pressione che si forma sul Golfo Ligure e che andrà a generare forte instabilità atmosferica al Centro e sud Italia, segnatamente sulla Sardegna poi e la Sicilia. In Sardegna si potrebbero verificare nevicate oltre gli 800 m di quota, ma localmente anche a quote inferiori. Quota neve anche sotto i 1000 m sull’Appennino centrale.
Lunedì la bassa pressione fuggirà verso est, ma sull’Italia irromperà aria fredda, che continuerà a consolidarsi verso il suolo, abbassando ancor di più la temperatura. Una diffusa instabilità atmosferica interesserà le regioni centrali, quelle meridionali e le due isole maggiori con molti rovesci e temporali. Si potrebbero verificare anche cadute di grandine, mentre la neve cadrà sino a quote medie.
Giovedì 30 novembre l’alta pressione presente sulla Spagna tenderà a dare un temporaneo miglioramento, ma avrà vita breve, in quanto nuove infiltrazioni di aria instabile tenderanno a innescare sistemi nuvolosi a partire da Mediterraneo occidentale. Il primo peggioramento è atteso già mercoledì 1° dicembre, con un aumento della nuvolosità sul settore tirrenico e conseguentemente si avranno poi precipitazioni anche sulla Sardegna.
Martedì 2 dicembre l’Italia sarà di nuovo coinvolta in una situazione di marcata instabilità atmosferica, con ulteriore flusso d’aria fredda, e insomma condizioni meteorologiche che saranno invernali.
In questa prima fase sarà l’arco alpino del settore estero a ricevere le maggiori precipitazioni, mentre quello italiano La neve cadrà soprattutto su quello orientale. Per intenderci, nell’estremo nord-ovest italiano le precipitazioni dovrebbero essere deficitarie.
Proiezioni meteo a più lungo termine propongono ulteriori profonde aree di bassa pressione verso l’Europa, con la possibilità che Italia venga coinvolta in modo indiretto. Il persistere di correnti settentrionali manterrà le temperature probabilmente sotto la media, inoltre c’è la possibilità che una vastissima area gelida si formi nell’Europa centrale e orientale, e che possa coinvolgere soprattutto il Nord Italia, dove si andrebbe a realizzare una situazione di freddo piuttosto importante tutto da definire per ora. Perciò ci attendiamo aggiornamenti in merito.
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