Se all’Organizzazione mondiale della sanità c’è massima allerta c’è un motivo ben più che giustificato: la nuova variante chiamata Omicron è più contagiosa di quelle viste sinora, e potrebbe esserlo a tal punto da generare una situazione di modesto pericolo anche per i vaccinati, se le case farmaceutiche che producono gli attuali vaccini più efficienti hanno deciso di produrre un ulteriore dosaggio a supporto entro 100 giorni.
Ma attenzione, attualmente la vaccinazione è l’unico strumento che abbiamo per abbattere sensibilmente i contagi e le conseguenze, tutelare la salute nostra e degli altri.
Al momento le notizie sono scarne, dappertutto c’è massima attenzione e necessità di studiare la variante Omicron che viene probabilmente da sud dell’africa, non esattamente dal Sud Africa come si è detto, in quanto è solo in pochi paesi africani che viene eseguito un censimento dell’andamento della pandemia accettabile.
Buona parte dei paesi africani è privo di vaccini, così come lo è buona parte dell’Asia, del Sudamerica, del Centro America. I paesi ricchi hanno cercato in questa fase di primeggiare con le percentuali di vaccinazioni, dimenticando che la pandemia si debella tutti insieme.
Troppo facilmente sono stati aperti gli spazi aerei e le comunicazioni. Anche i controlli in alcune Paesi sono effimeri, così che questa terribile variante è giunta in Europa con conseguenze ancora non ben delineabili, e tenendo conto che soprattutto in paesi come la Germania, evoluti ed efficienti in ambito sanitario, si trovano in una situazione di massimo allarme per i contagi e l’utilizzo delle terapie intensive.
Il Natale dista quasi un mese, e vista la velocità di propagazione del nuovo virus, e la situazione attuale, le festività potrebbero essere off limits in vaste aree europee e paesi nord americani, anche laddove c’è un piano vaccinale efficiente che sta funzionando anche con il richiamo col dosaggio booster.
In Italia rispetto buona parte dell’Europa la situazione è estremamente positiva, nonostante il passaggio di alcune aree ad aria gialla, mentre alcuni comuni dell’Alto Adige sono in fascia rossa, nel nostro Paese la campagna vaccinale ha prodotto i suoi effetti, e i contagi sono contenuti, così anche i ricoveri.
Purtroppo, ci sono delle grosse sacche di persone che ancora oggi hanno deciso di non sottoporsi al vaccino per varie ragioni, divenendo terreno di contagio soprattutto di varianti che potrebbero essere ancor più deleterie rispetto a quelle precedenti.
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