
Prepariamoci. Prepariamoci a sentir parlare di folli temperature. Venerdì 31 dicembre, sabato 1 gennaio e domenica 2 gennaio prepariamoci a leggere articoli sensazionalistici, prepariamoci a sentire i mass media parlare di cambiamenti climatici, estremizzazione meteo climatica e quant’altro.
Va detto che stavolta certi titoli avranno ragion d’esistere, difatti più passano i giorni e più le proiezioni termiche spaventano. Parlare di caldo anomalo, ovviamente contestualizzando il tutto, non è sbagliato. Sì, perché le temperature saliranno talmente tanto che in alcune località – ad esempio in Sardegna – potrebbero raggiungere punte di 24-25°C.
Stiamo parlando di temperature tardo primaverili, capite bene che le anomalie termiche saranno impressionanti. Probabilmente cadranno record, come birilli.
Non è un bel biglietto da visita per l’anno nuovo. Il 2022 inizierà confermando l’andazzo degli ultimi decenni, ovvero inverni spesso miti e anticiclonici. La speranza, a questo punto, è che possa trattarsi di una sfuriata estemporanea – come sembra – e che possa rappresentare un importante reset barico.
Le dinamiche atmosferiche ci condurranno verso un bivio stagionale, diciamo che tra l’Epifani e metà gennaio potremmo avere tutte le risposte che stiamo cercando. Sarà un Inverno coi fiocchi? O sarà l’ennesimo Inverno mite e anticiclonico? Ecco, le risposte dovrebbero arrivare tra un paio di settimane, nel momento in cui il Vortice Polare ci dirà che cosa vorrà fare da grande.
Nel frattempo, però, prepariamoci ad affrontare un’ondata di caldo anomalo che rischia di essere una delle più importanti – per il periodo ovviamente – degli ultimi decenni. Purtroppo non è una novità, in tempi di riscaldamento globale c’abbiamo fatto il callo.