
PREMESSA
Trattandosi di proiezioni a lungo termine, ovvio, dovremo considerare tutte le possibili soluzioni. In questo momento le condizioni meteo climatiche hanno registrato un cambiamento importante e evidenzieranno variazioni ancor più marcate nel corso delle festività natalizie.
Non mancherà variabilità atmosferica importante, dettata dall’ingresso di aria umida di matrice oceanica. L’aria gelida orientale, come ben saprete, se ne starà ben più a nord delle Alpi ma avrà comunque un ruolo nel sostenere l’approfondimento di una depressione nel corso della prossima settimana.
In molti ci state domandando se l’Inverno tornerà e quando eventualmente si ripresenterà sulle nostre regioni. Quesito non semplice, lo si evince dalle enormi difficoltà modellistiche nello stabilire quello che potrebbe essere l’impianto evolutivo da qui all’Epifania.
METEO NEL BREVE TERMINE
Abbiamo parlato di variabilità atmosferica e nei prossimi giorni, segnatamente tra Natale e Santo Stefano, ci aspettiamo un progressivo peggioramento a causa delle progressive ingerenze oceaniche.
L’approfondimento depressionario a ridosso dell’Europa occidentale sospingerà su di noi umide correnti sudoccidentali. Le piogge, forti, colpiranno Liguria centro orientale e Alta Toscana, tutto ciò già a partire dalle prossime 24-36 ore. Su queste due regioni, nelle aree suddette, Natale e Santo Stefano saranno due giornate davvero brutte.
Il peggioramento si propagherà verso il Nord e le tirreniche, Sardegna compresa. Sulle adriatiche, invece, dovrebbe andare meglio. Le temperature sono destinate a salire, in virtù della circolazione sudoccidentale.
METEO NEL LUNGO TERMINE
Proiettandoci al nuovo anno dobbiamo dirvi che ci aspettiamo dei cambiamenti importanti, soprattutto in vista del nuovo anno e in modo particolare dell’Epifania.
Cambiamenti che dovrebbero riportarci l’Inverno, quello vero. A dispetto dei modelli matematici, indicanti variabilità sì ma senza particolari sussulti freddi – se non alcune incursioni polari marittime, comunque invernali – le dinamiche legate al Vortice Polare potrebbero condurci a una prima decade di gennaio all’insegna del gran freddo.
Le occasioni per freddo e neve a bassissima quota potrebbero moltiplicarsi, ma scendere nel dettaglio in questo momento non è assolutamente possibile.
IN CONCLUSIONE
Continueremo a monitorare la situazione perché ci aspettiamo cambiamenti modellistici eclatanti da un momento all’altro. Vedremo, soprattutto se verremo smentiti oppure no.