
PREMESSA
Chiaramente si parla di trend evolutivo, non di previsione meteo. Stiamo ragionando sul lungo termine, ragion per cui dovremo prestare molta attenzione ad alcune dinamiche atmosferiche attualmente in essere.
La variabilità atmosferica dovrebbe accompagnarci da qui a fine anno. Variabilità intesa anche come oscillazioni termiche importanti, difatti il Natale potrebbe essere generalmente mite, mentre nei giorni successivi potremmo assistere ad un calo delle temperature a causa di un’area di bassa pressione che dovrebbe interessarci tra martedì e giovedì prossimi.
Per Capodanno si dovranno valutare alcuni elementi che al momento lasciano aperta la porta a diverse ipotesi. Le due prevalenti, al momento, sono le seguenti: inizio anno mite, complice l’intervento – temporaneo – di una struttura anticiclonica di matrice subtropicale. L’altro scenario contempla un nuovo affondo depressionario associato ad aria fredda di matrice polare marittima.
NATALE MITE, POI PEGGIORA
Come detto ci aspettiamo un rialzo delle temperature in concomitanza del Natale. L’aumento sarà pilotato dall’aria umida proveniente dall’Oceano Atlantico.
Lo scenario cambierà rapidamente tra Santo Stefano e lunedì 27 dicembre, allorquando un’area di bassa pressione scivolerà dall’Europa occidentale verso sudest, attraversando le nostre regioni. Torneranno le precipitazioni, localmente importanti, e le temperature caleranno di diversi gradi.
Precipitazioni che pertanto potranno assumere carattere nevoso sui principali massicci montuosi, ma che non dovrebbero essere in grado di spingersi a bassa quota.
SCENARI INVERNALI
Nel corso della prima settimana dell’anno il quadro meteo climatico potrebbe cambiare, pesantemente. Le dinamiche atmosferiche sembrano orientarsi in direzione di profondi scambi meridiani, significa che il freddo potrebbe piombare sul Mediterraneo quale risposta a una spinta meridiana dell’Alta Pressione delle Azzorre.
Scenari pienamente invernali, che potrebbero riportarci nevicate a bassa o bassissima quota. Attenzione, perché continuano a giungere segnali indicanti un possibile split del Vortice Polare, split che se trovasse riscontro nella realtà potrebbe spalancare le porte a dinamiche invernali inconsuete.
IN CONCLUSIONE
Situazione tutt’altro che statica, per per trovare la quadratura del cerchio occorrerà pazientare ancora un po’. Diciamo che tutto lascia pensare a un ritorno dell’Inverno in grande stile.