
PREMESSA
Non possiamo non partire dando un cenno all’attuale configurazione barica. Stiamo per accogliere l’Anticiclone Africano e mai come stavolta – vista la lunga assenza – sembra intenzionato a far parlare di sé. Le condizioni meteo climatiche, nei prossimi 4-5 giorni, avranno ben poco di normale, tutt’altro. Avremo anomalie termiche positive impressionanti, al punto che potrebbero cadere record di temperatura come fosse birilli.
Tuttavia, giusto evidenziarlo, potrebbe trattarsi di una sorta di reset barico. Sì, perché a ridosso dell’Epifania la situazione potrebbe cambiare. La struttura anticiclonica dovrebbe spostarsi a ovest, lasciando spazio a un affondo depressionario la cui matrice potrebbe essere polare o addirittura artica. Ciò che conta è che i modelli matematici concordano, tutti, nell’individuare il peggioramento.
Potrebbe rappresentare il grimaldello per azioni depressionarie, di chiaro stampo invernale, ancora più incisive. La seconda metà di gennaio potrebbe riservarci non poche sorprese, sia in un verso che nell’altro. Avremo modo di parlarne.
METEO A BREVE TERMINE
Focalizziamo l’obbiettivo sull’Anticiclone Africano perché già ne stiamo sentendo parlare nei vari TG e in svariati articoli reperibili in rete. Menzione più che meritata, visto e considerato che le temperature si dirigeranno rapidamente su valori ampiamente superiori alle medie climatiche di riferimento.
Parliamo di qualcosa come 10-12°C in più, addirittura su alcune regioni si potrebbero toccare punte di 15°C. Significa che le massime, confermano quanto scritto nei precedenti approfondimenti, potrebbero agevolmente spingersi oltre quota 20°C e localmente potrebbero raggiungere punte di 24-25°C. Non un clima invernale, piuttosto primaverile se non tardo primaverile.
METEO A MEDIO E LUNGO TERMINE
Fortunatamente un po’ tutti i centri di calcolo confermano che si tratterà di una breve parentesi. Già a ridosso dell’Epifania lo scenario potrebbe mutare, come detto potrebbe affacciarsi una prima depressione a carattere freddo che servirebbe sia a ripristinare il maltempo sia a far scendere le temperature.
Poi, a seguire, potremmo assistere ad altri affondi depressionari. Impulsi nord atlantici o polari, comunque invernali, in attesa che l’atmosfera ci dica cosa vuole fare per il resto della stagione invernale. Sì, perché le dinamiche del Vortice Polare potrebbero spalancare le porte a forti azioni artiche o addirittura continentali, ma potrebbe riuscire a inibire la stagione invernale consegnandoci altre rimonte anticicloniche e altre parentesi miti.
IN CONCLUSIONE
Aspettiamo con ansia il ritorno dell’Inverno e chissà che le proiezioni indicanti un’accelerazione consistente attorno a metà mese non possano rivelarsi corrette. Saremo qua, eventualmente, a commentarle assieme.