
PREMESSA
Ora più che mai è d’obbligo una premessa: il trend meteo climatico d’inizio anno è tutt’altro che definito. I modelli matematici, ultimamente, stanno evidenziando difficoltà nell’attribuire il giusto peso alle dinamiche atmosferiche in corso.
Il Vortice Polare, nella sua porzione stratosferica, sembra in grado di poter accelerare a cavallo tra fine anno e l’inizio del 2022. Accelerazione che, se confermata, porterebbe al transito di perturbazioni sul Nord Europa mentre sul Mediterraneo potrebbe effettivamente intervenire un’area di Alta Pressione.
Alta Pressione di matrice Subtropicale, questo quel che mostrano gli ultimissimi aggiornamenti modellistici. Tutto ciò ovviamente rappresenterebbe un’anomalia imponente, soprattutto a livello termico.
METEO NATALIZIO COMPROMESSO
Prima di addentrarci negli step evolutivi del long term, focalizziamo l’obbiettivo sul weekend natalizio. In questo caso è ampiamente confermato il peggioramento delle condizioni meteorologiche.
Peggioramento che colpirà principalmente il Nord Italia e le regioni tirreniche. Le piogge potrebbero risultare localmente forti, in particolar modo tra Liguria centro orientale e Toscana laddove ci aspettiamo nubifragi persistenti. Vi invitiamo a seguire i vari bollettini che verranno emessi dalle autorità competenti.
Il peggioramento entrerà in scena proprio nella giornata di Natale, anche se in realtà nelle due regioni suddette comincerà a piovere venerdì. Per Santo Stefano prevediamo uno spostamento dei fenomeni verso Sud, sempre lungo il settore tirreniche e sulla Sardegna. Andrà meglio sulle adriatiche, sottovento rispetto ai venti di ponente e libeccio. Le temperature, quindi, sono attese in rialzo.
METEO LUNGO TERMINE
Riprendendo quanto scritto in premessa, quel che possiamo aggiungere è che l’eventuale rimonta anticiclonica africana rappresenterebbe una fase transitoria. Si è parlato, giustamente, di anomalia imponente perché le temperature potrebbero schizzare verso l’alto orientandosi – pensate un po’ – su valori primaverili.
Transitoria perché il Vortice Polare, nel corso della prima decade di gennaio, potrebbe comunque rallentare e dar luogo a nuove profonde oscillazioni delle correnti d’alta quota. Per intenderci, potrebbero riattivarsi gli scambi meridiani: Alta Pressione in proiezione meridiana, conseguenti irruzioni artiche verso sud.
IN CONCLUSIONE
Una fase anticiclonica transitoria è da mettere in preventivo, l’importante chiaramente è che non abbia durata eccessiva perché altrimenti la preoccupazione crescerebbe. Anche tra gli addetti ai lavori.