
PREMESSA
Ricordiamoci che si parla di proiezioni a lungo termine e in quanto tali debbono essere considerate delle ipotesi. Ipotesi meteo climatiche basate su rilevazioni scientifiche, questo non scordiamolo mai, perché oltre ad analizzare i modelli numerico-matematici diamo ampio risalto alle più complesse dinamiche atmosferiche emisferiche. In particolare alle sorti del Vortice Polare, che mai come quest’anno sta dando non pochi grattacapi anche ai più esperti.
Al di là di quello che potrebbe accadere realmente – non potremo mai saperlo – proviamo a ipotizzare diversi scenari. Il primo, il più facile visto l’andazzo degli ultimi decenni, è che l’Inverno sia sempre lo stesso: anonimo. Pochi episodi invernali, frequenti rimonte anticicloniche e temperature superiori alle medie stagionali.
La seconda ipotesi, portata avanti dai colleghi in varie circostanze, è che l’Inverno possa realmente svolta – pesantemente – nel mese di gennaio. Una svolta che potrebbe segnare un ritorno al passato, con frequenti episodi di freddo e neve a bassissima quota.
METEO BREVE TERMINE
Prima di giungere al bivio stagionale, dovremo affrontare quella che rischia di essere ricordata come un’ondata di caldo record. Anzi, con ogni probabilità cadranno record di temperatura sia per il mese di dicembre che per quello di gennaio. Difatti i picchi termici dovremmo raggiungerli a cavallo tra il 31 dicembre e il 2 gennaio.
Dopodiché la situazione dovrebbe cambiare. Un cambiamento che potrebbe essere innescato da un affondo depressionario polare, se non addirittura artico. A prescindere dalla matrice, che andremo a discutere nel momento in cui i modelli matematici saranno d’accordo, registreremo uno sblocco della situazione. Via l’Alta Pressione Africana, potrebbe tornare il maltempo.
METEO A MEDIO E LUNGO TERMINE
L’abbiamo definito sblocco perché almeno usciremo dallo stallo anticiclonico. Arriveremo così al bivio stagionale e riprendendo quanto scritto in apertura sarebbero due le strade percorribili: il ritorno dell’Alta Pressione o l’accelerazione invernale.
Qualora dovesse ripresentarsi l’Alta Pressione sarebbe meno cattiva della precedente e confermerebbe le cosiddette “secche di gennaio”. un periodo statisticamente probabile, durante il quale il bel tempo domina imperante, pur senza particolari eccessi termici verso l’alto.
Se dovesse accelerare l’Inverno, come continuiamo a credere, potrebbe trattarsi di un’accelerazione coi fiocchi. Un’accelerazione in grado di portarci non solamente freddo, ma addirittura potrebbe arrivare aria gelida.
IN CONCLUSIONE
Ovviamente dovremo attendere pazientemente che i modelli matematici trovino la quadratura del cerchio, cosa che non dovrebbe avvenire prima dell’Epifania. Da qui alla Befana dovremo concentrarci sul cambiamento, poi vedremo se tali variazioni saranno in grado di portarci l’Inverno vecchio stile.
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