
PREMESSA
Le perturbazioni che hanno condizionato il periodo natalizio stanno per cedere il passo. Nel corso del fine settimana, l’ultimo targato 2021 e il primo del 2022, le condizioni meteo climatiche si orienteranno al bello.
Ampiamente confermato, infatti, l’Anticiclone Africano e il cospicuo rialzo delle temperature. Tratteremo l’argomento nell’approfondimento del meteo a breve termine, quel che possiamo anticiparvi è che le varie proiezioni termiche confermano valori abbondantemente superiori alle medie stagionali.
Ovvio, quindi, andare alla ricerca di segnali evolutivi invernali e in tal senso dobbiamo dirvi che i centri di calcolo internazionali propongono interessantissime novità. Lo scenario potrebbe cambiare già prima dell’Epifania, il ché consentirebbe di anticipare un po’ i tempi rispetto a quanto ipotizzato nelle analisi precedenti.
METEO A BREVE TERMINE
La presenza dell’Anticiclone Africano, ovviamente, assicurerà bel tempo. A differenza della rimonta anticiclonica pre-natalizia, che di per sé aveva già innescato un rialzo delle temperature massime, l’afflusso d’aria particolarmente mite porterà su i termometri. Una vera e propria escalation termica, basti pensare che le anomalie potrebbero attestarsi diffusamente tra gli 8 e i 10°C. Significa che avremo temperature più alte di 8-10°C rispetto alle medie climatiche di riferimento, addirittura in alcune località si potrebbero persino superare tali valori.
Non mancherà occasione per nebbie e foschie nelle aree pianeggianti e vallive, localmente anche in qualche tratto costiero. Considerando che anche le temperature minime faranno registrare importanti rialzi difficilmente avremo gelate diffuse e consistenti come i giorni scorsi.
METEO A MEDIO E LUNGO TERMINE
La svolta potrebbe arrivare prima dell’Epifania. L’Anticiclone Africano, infatti, potrebbe spostarsi sull’Europa occidentale e da lì dirigersi verso nord. Contestualmente aria fredda di matrice artica potrebbe puntare il Mediterraneo, determinando un crollo delle temperature e la caduta di neve a bassa quota.
Abbiamo utilizzato il termine “svolta” perché potrebbe trattarsi di manovre orientate a dinamiche invernali ancor più marcate nella seconda metà di gennaio. Manovre che andrebbero a coinvolgere il Vortice Polare e che potrebbero innescare pesanti ondate di gelo in direzione dell’Europa.
IN CONCLUSIONE
Gelo che potrebbe puntare il Vecchio Continente, a quel punto sarebbe importante capire se l’Italia potrebbe rappresentare uno degli obbiettivi. Il ché, ad oggi, non è dato sapere.
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