
Basterebbe un piccolo spostamento dell’Alta Pressione, un leggero sbilanciamento a ovest per far sì che la prossima irruzione artica – quella d’inizio febbraio – stravolga il quadro meteo climatico.
Avete presente quello che sta succedendo in Grecia? Ecco, se la struttura anticiclonica dovesse un attimino mollare la presa potremmo assistere a qualche di simile. Sì, ma sulle nostre regioni. Magari non su tutte, magari al Centro Sud e non al Nord, ma almeno un parte d’Italia potrebbe avere il suo Inverno.
Invece no, a quanto pare gli spostamenti dell’Alta Pressione non avverranno o se dovessero esserci non dovrebbero incidere più di tanto. Per capirci, la colata artica della prossima settimana potrebbe colpire nuovamente Grecia e Turchia. Sì, qualche ripercussione dovrebbe averla nelle regioni citate, ma nulla a che vedere con quel che potrebbe accadere appena al di là dello Ionio.
Di certo se vogliamo che febbraio possa cambiare marcia abbiamo bisogno del gelo. Sì, dell’aria gelida continentale, quella proveniente dalla Siberia, quella capace di scavalcare ogni ostacolo orografico come se nulla fosse. Quella capace di far nevicare sulle coste, quella capace di far precipitare le temperature sottozero.
L’Anticiclone Russo-Siberiano s’intravede, ormai sono tanti giorni che i modelli previsionali indicano la sua presenza ma soprattutto il tentativo di espansione verso ovest. Non in Europa, sia chiaro, ma potrebbe esserci d’aiuto nel frenare l’indiavolato Vortice Polare. Sì, perché la causa di tutto è il Vortice Polare, c’è poco da aggiungere.
Possiamo dirvi, quindi, che fin tanto che il Vortice Polare continuerà a girare a mille i margini di manovra invernali saranno risicati. Nulla che possa coinvolgerci come si deve, il che ovviamente è poco edificante. Le anomalie stagionali, ricordiamolo, non fanno mai bene e rischiamo di pagarle a caro prezzo. Magari in Primavera.