
C’è poco da fare, se vogliamo sperare in qualcosa di buono dobbiamo sperare che la situazione cambi rapidamente. Dobbiamo sperare che le condizioni meteo virino in altre direzioni, se non verso il freddo perlomeno verso peggioramenti in grado di porre fine all’egemonia anticiclonica.
L’Artico potrebbe rappresentare un’ancora di salvezza. Nonostante un Vortice Polare indiavolato, con l’avanzare della stagione potremo assistere a cambiamenti importanti sia in sede polare, sia in sede italica. In tal senso dobbiamo prendere atto del tentativo dei modelli previsionali di porre la parola fine al dominio dell’Alta Pressione.
Le prime incursioni artiche, seppur ridimensionate rispetto a quanto proposto qualche giorno fa, potrebbe servire a fiaccare la resistenza anticiclonica. Non è un caso, quindi, che i centri di calcolo internazionali stanno provando a far cambiare marcia a una stagione che altrimenti potrebbe terminare senza lasciare il segno.
Tutto è relativo, sia chiaro, perché sull’Europa sudorientale lo sta lasciando eccome. A ovest, invece, niente da fare. Lì c’è l’Alta Pressione e fin tanto che resterà ancorata sui settori occidentali del vecchio continente avremo poche speranze di veder succedere qualcosa di interessante.
Nonostante tutto il Vortice Polare potrebbe venirci in auto, provocando un cambiamento della situazione nel corso della prima decade di febbraio. Rapide stilettate fredde, destinate a portarci un po’ di freddo ma soprattutto a riportarci le precipitazioni. Ecco, questo è un elemento fondamentale perché detto tra noi non si può andare avanti in questo modo.