Le condizioni meteo climatiche sono cambiate, pesantemente. Siamo passati dall’Alta Pressione Africana, scenario assolutamente anomalo, al freddo di matrice polare.
Le temperature sono già calate di parecchi gradi, portandosi su valori più consoni al periodo. Calo che dovrebbe proseguire nelle primissime fasi della prossima settimana, allorquando transiterà un vortice freddo provenienti dal Circolo Polare Artico. Andremo su valori inferiori alle medie del periodo, il ché faciliterà una contrazione della quota neve lungo tutta la dorsale appenninica e sui rilievi insulari.
Difatti tale massa d’aria andrà a scavare un’ampia depressione sui nostri mari meridionali e le precipitazioni coinvolgeranno maggiormente il Centro Sud. Precipitazioni che localmente potrebbero risultare intense, con possibili rovesci più persistenti a ridosso dei massimi montuosi. L’intensità dei fenomeni potrebbe facilitare l’ulteriore abbassamento della quota neve, che localmente potrebbe attestarsi attorno ai 400-500 metri.
Ovvio che si stia parlando di scenari pienamente invernali e la domanda che in molti si stanno ponendo è la seguente: durerà? Giusto domandarselo, anche perché i modelli previsionali ci stanno mostrando scenari in rapido cambiamento. Un giorno l’Inverno, il giorno dopo il ritorno dell’Alta Pressione.
Vedremo, a nostro avviso dovremo prestare attenzione all’Est Europa perché il gran freddo che si sta per isolare in quell’area del vecchio continente potrebbe giocare un ruolo fondamentale nel prosieguo stagionale.
Soprattutto sull’andamento della seconda metà di gennaio, un periodo durante il quale potremmo registrare un’ulteriore accelerazione invernale.
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