PREMESSA
Giusto definirla pausa perché l’Alta Pressione potrebbe tenerci compagnia per più giorni. Se le ultimissime proiezioni dei modelli matematici dovessero rivelarsi corrette potrebbe accompagnarci per una settimana. Giorno più giorno meno.
Significa che le condizioni meteo climatiche prenderebbero una piega poco invernale, tuttavia giusto specificare subito una cosa: non avrà nulla a che vedere con la rimonta anticiclonica d’inizio anno. All’epoca furono registrare temperature record soprattutto in quota, stavolta – nonostante sia previsto un rialzo termico – non si dovrebbero raggiungere quei valori.
Peraltro il posizionamento anticiclonico faciliterà lo scivolamento di masse d’aria fredda sull’Europa orientale, laddove con ogni probabilità si andrà a creare un lago d’aria gelida.
METEO A BREVE TERMINE
Condizioni meteo in rapido miglioramento, si preannuncia un fine settimana all’insegna del bel tempo un po’ dappertutto. Inizialmente, causa presenza d’aria fredda nei bassi strati, continuerà a far freddo e durante la notte ci aspettiamo diffuse intense gelate. Poi, nel fine settimana, le temperature dovrebbero iniziare ad aumentare soprattutto nei valori massimi.
Un rialzo che potrebbe portarci valori localmente superiori alle medie stagionali, ma come detto non avranno nulla a che vedere con quelli d’inizio mese. La stabilità atmosferica faciliterà l’accumulo di umidità e il conseguente sviluppo di nebbie e nubi basse durante le ore più fredde della notte. Verranno coinvolte aree pianeggianti, vallive ma anche alcuni tratti costieri.
METEO A MEDIO E LUNGO TERMINE
Alta Pressione che potrebbe stazionare sull’Europa centro occidentale per circa una decina di giorni, continuando a convogliare aria assai fredda sull’Europa orientale. Le sferzate gelide potrebbero lambire le nostre regioni, con effetti soprattutto lato Adriatico. Secondo taluni modelli matematici potremmo assistere a effetti più corposi, con possibilità di qualche nevicata a bassissima quota.
Quel che è interessante evidenziare è che potrebbe trattarsi di una dinamica preparatoria a un’imponente ondata di freddo nel corso dell’ultima decade di gennaio. Ipotesi, questa, che è stata evidenziata da alcune proiezioni modellistiche e che potrebbe ricomparire con più convinzione nel corso dei prossimi giorni.
IN CONCLUSIONE
Stiamo procedendo, spediti, verso il cuore della stagione invernale. Un periodo durante il quale le irruzioni d’aria fredda potrebbero diventare più probabili, anche alle nostre latitudini.