
PREMESSA
Stilare trend meteo climatici affidabili, di questi tempi, è impresa ardua. Dovendo fare affidamento, ovviamente, ai modelli matematici inevitabilmente andiamo incontro a ribaltoni pressoché costanti. Talvolta addirittura nell’arco della stessa giornata.
Nell’approfondimento precedente, lo ricorderete, avevamo parlato di un possibile cambiamento causato dall’Atlantico. Puntualmente, dopo qualche ora, è stato spazzato via dall’insistenza anticiclonica. Alta Pressione che potrebbe proseguire nel proprio dominio pressoché incontrastato, salvo qualche sporadica incertezza lungo il fianco orientale. La domanda che ci si pone, a questo punto, è la seguente: Inverno finito?
METEO A BREVE TERMINE
Abbiamo parlato di irruzioni artiche perché proprio in queste ore stiamo registrando il transito di un primo nucleo freddo, seguito a stretto giro da un secondo. Quest’ultimo coinvolgerà le nostre regioni a cavallo tra lunedì e mercoledì, determinando un calo delle temperature al Centro Sud, deboli nevicate sulla dorsale appenninica, qualche precipitazione nelle regioni centro meridionali, forti nevicate sui versanti nord delle Alpi, favonio in Val Padana.
Dopodiché si dovrebbe tornare in regime anticiclonico, ciò significa che nella seconda metà della prossima settimana si tornerebbe a parlare di Alta Pressione dominante.
METEO A MEDIO E LUNGO TERMINE
Riprendendo quanto scritto in apertura, cercando di rispondere al quesito invernale, possiamo dirvi che le prospettive non sono per nulla favorevoli al freddo. La possanza del Vortice Polare potrebbe rinnovare condizioni di stabilità atmosferica su gran parte del Mediterraneo centro occidentale, quindi anche sulle nostre regioni.
Il solo modello matematico che prova ad abbozzare un cambiamento è l’Europeo ECMWF, cambiamento che eventualmente potrebbe intervenire attorno a metà mese ma è evidente che in questo momento è prematuro parlarne.
IN CONCLUSIONE
Nulla che in questo momento possa suggerire una svolta stagionale degna di tal nome. L’Alta Pressione potrebbe proseguire nel proprio dominio, ma la speranza – come si suol dire – è l’ultima a morire.
ATTENZIONE
L’atmosfera è un sistema caotico. Le previsioni, essendo per l’appunto “previsioni” sono sempre da confermare. In genere l’affidabilità diminuisce sensibilmente dopo i 3-5 giorni di validità a seconda del periodo dell’anno, e della configurazione atmosferica, oltre che altri fattori locali.