
PREMESSA
Un ritorno alla normalità che dovrà essere accolto nel migliore dei modi. Il motivo è semplice: le attuali condizioni meteo climatiche sono fuori da ogni logica, tanto in Italia quanto su mezza Europa. La potente rimonta anticiclonica africana è bene che termini rapidamente, valori termici così alti – da Primavera inoltrata – non servono a nulla se non ha mandare in sofferenza il manto nevoso delle nostre montagne.
Fortunatamente i modelli matematici confermano il cambiamento dell’Epifania. Ad onor del vero il cedimento anticiclonico dovrebbe iniziare tra qualche giorno, verso il 3-4 gennaio. Un indebolimento che, tra il 5 e il 6 gennaio, dovrebbe sfociare nel transito di un impulso d’aria fredda. E’ importante evidenziare l’importanza della rasoiata fredda nello sbloccare una pericolosissima situazione di stallo.
Difatti i centri di calcolo internazionali sembrano volerci proporre ulteriori peggioramenti. Aria fredda polare marittima potrebbe continuare ad affluire sulle nostre regioni, ma verso metà mese potremmo assistere a un’irruzione artica più ficcante e produttiva.
METEO A BREVE TERMINE
In realtà ci sarebbe poco da raccontare, se non che le temperature stanno già raggiungendo valori eccezionali. Purtroppo, visto e considerato che siamo in Inverno, l’esplosione termica si sta facendo sentire soprattutto in quota e come detto il manto nevoso rischia seri danni.
Su aree pianeggianti e vallive le inversioni termiche notturne facilitano un abbassamento importante delle temperature, ma la presenza di umidità relativa è responsabile dello sviluppo di nebbie e nubi basse. Idem su alcuni tratti costieri peninsulari e insulari.
Tenete conto che si parla di 10-15°C in più rispetto a quelle che dovrebbero essere le normali temperature di questo periodo. Anomalie, lo ripetiamo, da record.

METEO A MEDIO E LUNGO TERMINE
Sul peggioramento dell’Epifania c’è ancora un po’ d’incertezza, ciò che invece possiamo dirvi è che crolleranno le temperature. Si porteranno su valori più consoni al periodo, quindi sarà prepararsi a un vero e proprio shock termico considerando che si perderanno da 10 a 15°C.
Successivamente, tornando su quanto scritto in sede di premessa, potrebbero subentrare ulteriori impulsi d’aria fredda. Per alcuni centri di calcolo potrebbe svilupparsi una depressione secondaria nel cuore del Mediterraneo, foriera evidentemente di un sostanziale peggioramento delle condizioni meteo.
Per altri centri di calcolo potrebbe attivarsi una circolazione fredda di matrice puramente artica, ipotesi che qualora venisse confermata ci catapulterebbe nuovamente nel cuore dell’Inverno.
IN CONCLUSIONE
Inverno che si sta concedendo una pausa, è vero, ma potrebbe avere ancora molto da dirci. Molto dipenderà dal Vortice Polare, struttura che sembra non volerne sapere di mollare il colpo e che potrebbe risultare decisamente condizionate nel resto della stagione. Nel bene o nel male.