E’ innegabile che il Vortice Polare stia influenzando, negativamente, l’andamento di questo inverno. Potremmo entrare in discorsi complicati, ma non è questa la sede.
A voi, giustamente, interessa conoscere le sorti meteo climatiche di una stagione che al momento è stata avara di soddisfazioni. Poi sì, c’è chi preferisce il bel tempo e su questo non possiamo sindacare, ma chi come noi si occupa giornalmente di analisi e quant’altro sa fin troppo bene che qualora dovesse prevalere l’Alta Pressione si tratterebbe di un grosso problema.
Al momento quel che possiamo dirvi, con discreta sicurezza, è che l’Inverno è al palo. Ovvero si sta prendendo una pausa di riflessione, semmai ci sia stato un Inverno con la i maiuscola. Ma d’altronde sono anni che ci debbono portare a fare attente riflessioni sul riscaldamento globale e quant’altro, perché se la stagione non è quella che tutti noi vorremmo in motivo c’è.
Il motivo è il riscaldamento globale, sul quale preferiamo sorvolare, un motivo quanto mai sensato che dovrebbe portarci – appunto – ad attente riflessioni. Se qualcosa cambierà lo si dovrà alla disposizione di pattern climatici che mai come quest’anno sembravano ottimi ma che fino a questo momento hanno dovuto sottostare al potere del Vortice Polare.
Febbraio, tuttavia, potrebbe darci qualche soddisfazione. Sì, perché gennaio a questo punto è compromesso e c’è poco da fare. Non possiamo pretendere nulla, non possiamo pretendere che le cose cambino da un momento all’altro. Se il Vortice Polare dice che l’Alta Pressione sarà dominante punto.
Per febbraio, invece, la situazione potrebbe cambiare. Si potrebbe aprire una finestra invernale importante, una finestra che potrebbe consentirci di tenere a bada il Vortice Polare e soprattutto che potrebbe dare all’Alta Pressione russo-siberiana qualche chance. Insomma, se è vero che febbraio è sempre stato il mese invernale migliore mai come quest’anno potrebbe esserlo.
ATTENZIONE
L’atmosfera è un sistema caotico. Le previsioni, essendo per l’appunto “previsioni” sono previsioni sempre da confermare. In genere l’affidabilità diminuisce sensibilmente dopo i 3-5 giorni di validità.