Al giorno d’oggi, quando si parla di “ibridazione” si fa riferimento spesso alle case automobilistiche che mettono sul mercato vetture con alimentazione sia a benzina, che elettrica.
Questo concetto può essere esteso a diversi fronti, ma la cosa incredibile che andremo a spiegare in questo articolo è che può essere esteso anche agli asteroidi.
Ebbene sì, esistono corpi celesti ibridi, metà asteroidi e metà comete, come dimostrato da ricerche recenti, condotte dalla Società Astronomica Americana, attraverso il sistema di ricerca degli asteroidi Atlas.
Ma come mai questa definizione?
Si tratta di corpi celesti, capaci di avere un’orbita molto simile a quella di un asteroide, ma allo stesso tempo di espellere materiale, generando una coda luminosa come le comete grazie alla presenza di acqua cristallizzata.
In particolare, siamo di fronte al primo e vero corpo celeste, al quale i ricercatori, hanno dato il nome di (248370) 2005 Qn137. Esso ha un nucleo da 3,2 chilometri di diametro e una coda lunga oltre 720.000 chilometri per 1.400 chilometri di larghezza.
Il misterioso asteroide, in realtà, era stato scoperto già nel 2005, ma allora non si era notata la presenza della coda, che ad oggi ha fatto ricredere gli studiosi, affibbiando il primo caso di cometa-asteroide.
C’è da dire che sono diversi gli asteroidi contenenti molecole di acqua ed anzi, una delle teorie più accreditate, considera proprio gli asteroidi i responsabili del trasporto dell’acqua sul pianeta Terra. Essi, scontrandosi, rilasciavano le molecole all’interno, che dopo miliardi di anni, hanno formato l’ambiente idrico che oggi conosciamo
La scoperta di 248370 potrebbe essere un aiuto in più per capire la distribuzione dell’acqua nell’universo.
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