Ci siamo quasi, tra una decina di giorni avremo un’idea più precisa su ciò che potrebbe accadere nella seconda parte dell’Inverno. Inutile dirvi che le ipotesi meteo climatiche in fase di analisi sono diametralmente opposte: da una parte il gelo, dall’altra parte l’Alta Pressione.
Ma da cosa dipenderanno le sorti invernali? Beh, inutile dirlo: dal Vortice Polare. Sì, perché il Vortice Polare sta accelerando, un’accelerazione possente che potrebbe scombinare i piani invernali. Va detto, tuttavia, che i pattern climatici più importanti – la Nina, la QBO, il PNA, le anomalie termiche oceaniche – sembrano puntare in ben altra direzione.
Abbiamo le condizioni ideali per un Inverno coi fiocchi, condizioni che potrebbero facilitare una brusca frenata del Vortice Polare e a quel punto gli scambi meridiani potrebbero prendere il sopravvento.
Sapete qual è l’incognita principale? Proprio il Vortice Polare. Sì, perché negli ultimi anni ha manifestato uno stato di salute invidiabile, ogni anno si è dimostrato sempre più forte e in grado di rispedire al mittente i vari assalti provenienti dalla troposfera. Se dovesse riuscirci anche quest’anno potremmo essere difronte a un cambiamento epocale e molti studi scientifici sull’influenza dei pattern climatici sulla circolazione atmosferica emisferica andrebbero rivisti.
Chissà, forse il riscaldamento globale ci sta mettendo lo zampino anche stavolta, ma prima di dare per spacciato l’Inverno vogliamo concederci ancora un po’ di tempo.
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