In una lunga intervista rilasciata da consigliere di Zelensky a EL PAIS, egli sostiene che la necessità di avere armi prontamente per difendere l’Ucraina non sono necessarie solo per respingere i russi verso le loro terre, ma anche per ridurre le possibilità che il conflitto si possa estendere ad altri Paesi dell’Europa.
In merito a questo rischio, non sono solo gli ucraini a sostenerlo, ma anche i paesi citati prima che temono che la Russia possa in qualche modo, anche più avanti nel tempo, procedere ad un’invasione di tali territori. E questa preoccupazione ce l’hanno anche Scandinavia, con la Svezia e la Finlandia che hanno chiesto di aderire con urgenza alla Nato.
La situazione in Ucraina è nota a tutti, la tv, i giornali, i video nei social o le foto, ci mostrano quotidianamente i disastri totali causati da questa assurda guerra, da un’invasione prodotta da un paese verso un altro.
L’Ucraina è un paese che si stava modernizzando rapidamente, mentre la Russia ha visto un rimodernamento quasi solo delle grandi città, soprattutto quelle europee come Leningrado e Mosca. Ma altrove è come se il mondo si fosse fermato, soprattutto nelle lande lontane della Siberia.
Si parla di un Putin ammalato, ma sicuramente dovesse venire a mancare per ragioni di salute, non sappiamo chi lo seguirò, e se sarà peggio o meglio di lui. Attualmente, però, la crisi ucraina è un problema europeo più che americano. Ed è per questo che è necessario, a detta del consigliere intervistato, armare il Paese per respingere i russi a casa.
Ciò non sarebbe solo una prova di forza militare, ma anche di unione di un una moltitudine di Paesi che costituiscono l’Europa democratica.
Quanto segue è una nostra considerazione: armare l’Ucraina è piuttosto rischioso per varie ragioni, anche perché la Russia è una potenza nucleare che ha minacciato più volte l’utilizzo di tali armamenti. Probabilmente fanno bene i Paesi occidentali a fornire armamenti con moderazione, premendo l’acceleratore verso canali diplomatici, ma anche di sanzioni al fine di mostrare l’importanza dell’Europa unita di fronte alle malvagità di questa guerra che è divenuta un vero e proprio genocidio della popolazione inerme dell’Ucraina.
La Russia è il paese più esteso del nostro Pianeta, di certo non aveva necessità di provare a invadere l’Ucraina per divenire più ricco. I dati di fatto mostrano che l’organizzazione di questa guerra è caotica, è incomprensibile, e sta generando distruzione, oltre che un caos per quanto concerne tutti gli accordi presi finora sulla riduzione di emissioni di gas serra in atmosfera, visto considerato che la Russia è uno dei maggiori fornitori dell’Europa, e non solo, di gas. Ciò non è affatto trascurabile, dato che l’eredità che lasceremo le prossime generazioni é quello di un pianeta che rischia di divenire parzialmente abitabile, con un clima molto più estremo.
Produrre energia elettrica con il gas inquina comunque, ma decisamente in minor misura rispetto all’utilizzo di altre risorse come ad esempio il carbone, dato che numerosi centrali elettriche sono state riaperte per programmare una riduzione considerevole dell’uso di gas russo.