USA. Gli alti funzionari dell’amministrazione Biden asseriscono di ritenere che le prossime quattro settimane saranno fondamentali per l’esito finale della guerra russa in Ucraina, con diramazioni di lunga durata di questo evento bellico che influenzeranno l’Europa probabilmente per i prossimi decenni.
Mentre vari funzionari si aspettano che la guerra sarà lunga e acuta, affermano che è imperativo affidare all’Ucraina quante più nuove armi possibili, in particolare artiglieria a lungo raggio e radar anti-artiglieria, per respingere la nuova avanzata della Russia nel Donbas orientale.
In un rinnovato senso di urgenza, il presidente Biden ha annunciato che gli Stati Uniti avrebbero inviato all’Ucraina ulteriori 800 milioni di dollari in aiuti militari, il secondo pacchetto di questo tipo in poco più di una settimana. Biden ha affermato che l’ultimo pacchetto di aiuti è un palese messaggio al presidente russo Vladimir Putin. Biden sostiene che Putin non riuscirà mai a dominare e occupare tutta l’Ucraina.
Biden ha affermato che se si conoscono molti molti dettagli delle armi che si stanno inviando all’Ucraina, di altre sarà tenuto il segreto.
Il segretario alla difesa americano Lloyd e il generale Milley parlato con gli alleati di tutto il mondo durante questa settimana e hanno definito il prossimo mese cruciale per la battaglia in Ucraina.
Se la Russia riuscirà a farsi strada nell’est, Putin sarà in una posizione migliore seppur con un successo limitato. Potrebbe quindi cercare un cessate il fuoco, ma utilizzerebbe il Donbas come merce di scambio in qualsiasi negoziato.
Ma se l’esercito ucraino potesse fermare l’avanzata russa nel Donbas, Putin potrebbe affrontare una maggiore potenza di combattimento, in una guerra che potrebbe trascinarsi per anni, svolgersi di porta in porta, oppure scegliere di negoziare sul serio ai colloqui di pace.
La prima opzione potrebbe significare una piena mobilitazione della Russia, ed è politicamente rischiosa per Putin.
Insomma, la prossima fase della guerra sarà di fondamentale importanza. A sostenerlo è Peter Maurer, presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa, che ha visitato l’Ucraina a marzo. Lui sostiene che l’escalation delle ostilità nel Donbas e in tutte le aree colpite dal conflitto sono motivo di estrema preoccupazione.
Un punto nevralgico resta su come spedire armi più potenti in Ucraina nelle prossime settimane, farle giungere a destinazione in aree di guerra.
Le nuove spedizioni di armi dell’ultima settimana hanno incluso artiglieria a lungo raggio, veicoli tattici e sistemi radar mobili per aiutare gli ucraini a rilevare e distruggere le posizioni dell’artiglieria russa. Altri paesi stanno inviando carri armati, più artiglieria e missili antinave.
Ci troviamo di fronte a una situazione molto complessa, dove il rischio di escalation ed estensione del conflitto cresce ma mano che vengono inviati aiuti con armi all’Ucraina. Putin potrebbe vedere come ostile tale comportamento e avviare segnali da non sottovalutare in tutta la Nato e paesi amici.
L’obiettivo del Pentagono pareva essere in una prima fase quello di mantenere un morale alto e motivazione nell’esercito ucraino, ma ora si sta passando a un sostegno ben più pesante.
credeva che con le armi giuste e una continuazione di morale e motivazione alti, le forze ucraine avrebbero potuto non solo fermare l’avanzata russa, ma anche respingerla.
La potenza bellica della Russia non va assolutamente sottovalutata, e l’attuale obiettivo del Pentagono è quello di evitare che Putin riesca conquistare un corridoio terrestre verso la Crimea. Ciò al fine di ridurre una posizione di forza in eventuali futuri negoziati di pace.
Dalla parte dell’Ucraina c’è il fatto che le migliaia di rinforzi russi che si stanno riversando in Ucraina, inclusi mercenari, truppe provenienti dall’estremo oriente della Russia e dalla Georgia, non si sono addestrate insieme, e ciò costituirebbe un punto debole che va a favore dell’Ucraina.
Ma il sentore comune, e che questo conflitto sia molto distante dalla sua fine.
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