Sta arrivando il flusso freddo sull’Italia a sconquassare il meteo dopo il caldo africano che ha raggiunto l’apice. Le temperature venerdì si sono addirittura spinte su valori non lontani dai 30 gradi sulle pianure interne della Toscana.
I flussi nord-africani stanno iniziando a cedere il passo all’aria ben più fredda in discesa dal Nord Europa. L’anticiclone tende a traslare verso ovest, con massimi di pressione ridosso delle Isole Britanniche. Non ci saranno quindi ostacoli per il dilagare del blocco d’aria fredda scandinavo verso l’Italia.
Questa corrente fredda dilagherà su tutta Italia nella domenica di Pasqua, con maltempo che è atteso colpire le regioni del Sud e la Sicilia. In queste aree si realizzeranno gli acuti contrasti con l’aria ben più calda di quanto resta del ciclone afro mediterraneo.
Avremo rovesci e temporali a macchia di leopardo, con anche qualche spruzzata di neve sui rilievi appenninici oltre i 1000-1200 metri. Nel corso della giornata di Pasqua il tempo sull’Italia migliorerà, in vista di una Pasquetta decisamente più assolata un po’ ovunque.
Le regioni dell’estremo Sud faranno eccezione, con qualche possibile piovasco o rovescio che ancora si attarderà tra la Calabria meridionale e la Sicilia orientale nel mattino della Pasquetta. Le schiarite prenderanno poi il sopravvento, pur in un contesto di parziale variabilità sul Meridione.
Freddo e poi perturbazione in agguato
Il lunedì di Pasquetta vedrà quindi meteo relativamente favorevole per gite e pic-nic, nel senso che non pioverà. Il raffreddamento raggiungerà però il culmine, con vento sostenuto soprattutto tra regioni adriatiche e Sud dove si percepirà più marcato il calo termico.
Come proseguirà la prossima settimana? Subito dopo Pasquetta sembra che l’anticiclone possa collassare anche sull’Europa Occidentale con l’affondo di una saccatura nord-atlantica tra la Francia e la Penisola Iberica che metterà in campo una depressione appena ad ovest dell’Italia.
Ci potrebbero essere quindi i presupposti per una fase piovosa, con una prima perturbazione che tra il 20 ed il 21 aprile potrebbe andare coinvolgere anche quelle regioni del Nord che ancora soffrono una pesante siccità. Dovremo però attendere per stimare meglio la distribuzione e l’entità dei fenomeni.