Agosto, dopo un inizio caldissimo, sta presentando un volto più movimentato dal punto di vista meteo rispetto al resto dell’Estate. L’anticiclone africano ha perso colpi, lasciandosi scalfire dall’intrusione di masse d’aria instabili e soppiantare persino dal cugino più mite delle Azzorre.
La crisi estiva di questo post Ferragosto è la prova di quanto appena asserito. La pioggia è tornata su molte regioni d’Italia, ma spesso attraverso fenomeni temporaleschi violenti non collegati al transito di vere e proprie perturbazioni.
Purtroppo, queste piogge non sono sufficienti a risolvere il grave problema della siccità che ancora affligge in particolare il Nord Italia, trattandosi di fenomeni distribuiti in modo irregolare. Inoltre, i terreni molto secchi sfavoriscono l’assorbimento della pioggia troppo violenta.
La siccità resta quindi un grave problema, nonostante le scene di nubifragi e allagamenti possano far pensare a pioggia risolutiva. Ci vogliono le perturbazioni capaci di distribuire le piogge in modo più esteso, moderato, uniforme e per un periodo più lungo.
Le piogge a Settembre
Quando arriveranno le prime vere perturbazioni? Le notizie non sono per il momento confortanti. L’ultima parte d’Agosto sarà, infatti, ancora sotto l’insegna dell’anticiclone, che fornirà uno scudo al possibile arrivo di perturbazioni atlantiche.
Al Sud potrebbero potrebbe esserci qualche precipitazione in più rispetto al Nord, anche se collegata ad attività temporalesca diurna, quindi a carattere molto sparso. Avremo un nuovo periodo caldo e secco, che non potrà far altro che aggravare ulteriormente la siccità.
Settembre potrebbe essere il mese della svolta, ma probabilmente non subito. Ormai siamo abituati ad estati che si allungano fino a prendere un pezzetto d’Autunno e l’inizio del periodo perturbato di solito è posticipato e coincide con l’equinozio. È il periodo della terza decade di Settembre in cui spesso si verifica la tempesta equinoziale che segna la rottura definitiva dell’Estate.
Il 2022 è stato un anno fortemente anomalo, durante il quale sono mancate le precipitazioni invernali e primaverili (comprese le nevicate in montagna), periodo nel quale si è accumulato in gran parte il deficit idrico, che si è poi ulteriormente acuito durante un’Estate eccezionalmente calda e secca, almeno fino alla metà di Agosto. Servirà un Autunno piovoso per rimettere a posto la situazione.
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