L’instabilità e i temporali ci accompagneranno per tutto il fine settimana e saranno rinvigoriti dagli effetti di una bolla d’aria fredda centrata sui Balcani.
Successivamente, stando alle ultime proiezioni dei modelli matematici, a partire da Ferragosto e nei giorni seguenti, l’anticiclone subtropicale rialzerà la testa ed esiste il rischio di avere un’altra incisiva ondata di caldo con temperature che potrebbero di nuovo sfiorare i 40 gradi anche al Nord Italia.
Con l’ausilio sia dell’evoluzione proposta dal modello previsionale del Centro Meteo Europeo (ECMWF), sia da quello del Centro Meteo Americano (GFS), abbiamo cercato una risposta al quesito su quando vi sarà l’attesa rottura della stagione estiva. Tale evento potrebbe manifestarsi solo dopo il 20 Agosto.
Nel periodo post-Ferragosto, l’affondo di una saccatura oceanica verso la Penisola Iberica richiamerebbe aria molto calda dal Nord Africa verso la Penisola Italiana. Solo la regione alpina e il Nord-Ovest italiano potrebbero essere influenzati da sbuffi d’aria più fresca oceanica. Questa influenza sarebbe più marcata stando al modello americano GFS, meno marcata secondo l’europeo ECMWF.
È nel periodo successivo che dobbiamo cercare i sintomi della rottura estiva. Ma a questo proposito, le ultime novità proposte dal modello americano non sono molto positive.
Quando finirà l’Estate? Non c’è una risposta univoca. La stagione estiva volgerà al termine con la terza decade di Agosto, perché l’Autunno meteorologico inizierà il 1° Settembre, ma il meteo caldo e soleggiato che si può definire estivo potrebbe perdurare oltre la fine di Agosto.
Tuttavia, secondo le linee di tendenza dei modelli stagionali, che ricordiamo non offrono la possibilità di una previsione puntuale giorno per giorno e luogo per luogo, l’Estate nei primi giorni di Settembre potrebbe volgere verso un cambiamento considerevole, con la fine del clima estivo rovente e un’accentuazione dell’instabilità atmosferica, senza escludere la possibilità del transito dei primi fronti perturbati sul Nord Italia.
Ci sarà però la necessità di verificare queste linee di tendenza più avanti nel tempo per avere le opportune conferme.
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