Ci stiamo ormai avvicinando ad un evento meteorologico, e sorprendentemente ci arrivano sempre più conferme. Nevicherà tra domenica pomeriggio e sera, lunedì cadendo in Pianura Padana? Molto probabilmente sì.
Una burrasca da est con elevata umidità, aria fredda continentale polare, associata alla bassa pressione tra il marsigliese e il golfo ligure, spingerà le nubi dense e fredde in Valle Padana.
Quello che vedremo è del tutto normale, soprattutto in un inverno normale, ma quest’anno le anomalie sono state all’ordine del giorno, con fiumi in inaridimento e montagne con poca neve, gli anticicloni d’Africa e poca pioggia.
Ma questa volta i modelli matematici ci dicono attraverso miliardi di calcoli che le grandi città come Bologna, Milano e Torino avranno la neve, e in questi casi le Alpi per Torino, specie ad ovest, bloccano le nubi e quindi aumenta la possibilità di precipitazioni.
Nevicherà.
Non so se vedremo la città di Milano con le strade imbiancate nel cuore della metropoli, evento ormai raro, ma dovrebbe iniziare a nevicare soprattutto la notte, dopo una domenica pomeriggio con una serie di grossi fiocchi di neve.
Torino sta per essere ridipinta, cosa che non accadeva da dicembre, e così ci dicono le previsioni del tempo, dalla neve durante la notte. La nevicata sarà moderata a partire dalla sera, con possibile aspetto marcato nella notte.
Ma da lunedì è previsto un aumento delle temperature, con le fitte nevicate che probabilmente si trasformeranno in pioggia, ma tanta neve cadrà nei monti.
A Bologna possibile neve nella notte tra domenica e lunedì, con nevischio previsto dal tardo pomeriggio di domenica. Ma anche la città emiliana vivrà una nevicata.
La neve cadrà sui paesi dei vari capoluoghi padani. La neve cadrà sulle Alpi e Prealpi, sull’Appennino settentrionale e, soprattutto, le raffiche gelide da est porteranno aria umida e precipitazioni. Tutto sommato questa previsione è una conferma delle precedenti previsioni meteo, ma dopo tutto il caldo e le prime fioriture primaverili, la possibilità sembrava essere svanita.
Però, dalla fine di febbraio a marzo, soprattutto negli anni miti a partire dagli anni ’90, non era insolito osservare frequenti ondate di freddo e abbondanti nevicate tardive ed eventi meteorologici molto più rilevanti di quanto descritto.
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