Scopriamo insieme i dati climatici di Maggio 2023
L’Italia sembra stare danzando in un inaspettato valzer climatico. Le temperature in aumento, registrate nel Maggio 2023, ci preparano a un’estate che potrebbe riservare qualche sorpresa, tra episodi torridi e intensi temporali. Questi ultimi, in particolare, sembrano essere fenomeni con caratteristiche tipiche delle zone tropicali.
Come la nostra percezione del calore è cambiata
Gli italiani sembrano essersi abituati a inverni meno rigidi e estati più calde, un mutamento del clima che potrebbe avere influenzato la nostra percezione del calore. Nonostante alcune zone abbiano registrato temperature leggermente inferiori alla media, il Maggio 2023 si è rivelato più caldo. La ragione di tale cambiamento? Una serie di fattori che vanno analizzati più da vicino.
Inverni diversi, estati più roventi
La trasformazione dei nostri inverni in un “non inverno” e l’intensificazione del calore estivo hanno modificato profondamente le nostre abitudini e percezioni. Tutto ciò ha un fondamento nei dati. La statistica ci offre una lettura chiara di questo fenomeno.
Il calore al di sopra della media
In particolare, l’ultima decade di Maggio 2023 si è distinta per un aumento termico significativo, con un incremento di circa +3°C rispetto alla media del periodo 1961/90, e di circa +2°C rispetto al periodo 1991/2000.
Le differenze geografiche
Come sempre, le diverse zone dell’Italia non hanno reagito in maniera uniforme a questi cambiamenti. Il Nord Italia ha registrato un aumento di +4°C rispetto alla media del periodo 1961/90 e +2.5°C rispetto alla media del periodo 1991/2000. Al Centro Italia, l’incremento termico è stato di +3°C rispetto al primo periodo di riferimento, e +1.5/2°C rispetto al secondo. Nel Sud Italia, l’aumento è stato di +2°C rispetto alla 1961/90 e di +1/1.5°C rispetto alla 1991/2000.
Maggio 2023 sotto la lente
Nel complesso, Maggio 2023 si è mostrato più caldo di quasi 1°C rispetto alla media 1961/1990, con una maggiore incidenza sulle temperature minime, superiori di 1.5°C. Rispetto alla media del periodo 1991/2000, si osserva un leggero calo delle temperature massime, mentre le minime si attestano sulla media.
Il quadro delle diverse aree geografiche
Il Sud Italia, la Sicilia e la zona medio Adriatica hanno mostrato temperature in linea con la media del periodo 1961/90, ma sotto la media per quanto riguarda le temperature massime e sopra per le minime. Il Nord Italia e la Sardegna, invece, hanno registrato temperature superiori alla media sia per le massime che per le minime, più pronunciate per queste ultime. Le aree tirreniche centrali e il Nord-Est, infine, hanno registrato temperature massime in linea con la media 1961/1990 e minime superiori di 1.5°C.
Concludendo, i dati ci parlano di un Maggio 2023 più caldo del solito, una tendenza che, se confermata, potrebbe segnalare un cambiamento più ampio e duraturo del nostro clima. Queste previsioni, naturalmente, saranno da monitorare nei prossimi mesi
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