Il quotidiano ILGIORNO ha recentemente riportato una notizia che ha suscitato la nostra attenzione, riguardante un argomento che abbiamo spesso affrontato: l’assenza di una normativa che regoli gli orari lavorativi in condizioni di caldo estremo. Questa problematica si fa sentire soprattutto quando le temperature raggiungono picchi storici, come quelli registrati recentemente in Lombardia. L’ARPA ha confermato che il 23 Agosto è stata la giornata più calda mai registrata a Milano, ma a nostro avviso, il 24 Agosto ha superato persino quel record.
Le difficoltà del lavoro all’aperto in condizioni di caldo estremo
Il caso dei netturbini e degli addetti alla pulizia delle strade
A Monza, le ondate di calore e le temperature record hanno messo a dura prova coloro che lavorano all’aperto, come i netturbini e gli addetti alla pulizia delle strade. Le cabine dei mezzi di raccolta, posizionate sopra il motore, possono raggiungere temperature interne superiori ai 50 gradi a causa dell’asfalto rovente e dei motori surriscaldati. Simone Cereda, rappresentante della Fp Cgil, ha sottolineato che, con temperature base oltre i 35 gradi, i lavoratori sono esposti a seri rischi per la salute.
Le richieste dei sindacati e le risposte delle aziende
Sindacati come Fp Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti e Fiadel hanno chiesto alle aziende di gestione dei rifiuti di rivedere gli orari di lavoro per permettere operazioni nelle ore meno calde, ma hanno ricevuto pochi riscontri positivi. Tra le altre problematiche, i dipendenti di Gelsia Ambiente lamentano l’uso di giacche rifrangenti pesanti, suggerendo l’uso di fascette rifrangenti su magliette in cotone. Tuttavia, Gelsia prevede di discutere la proposta solo nel 2024. Cereda raccomanda ai lavoratori di moderare i ritmi, soprattutto considerando che molte aziende hanno difficoltà a sostituire il personale assente.
Il senso civico dei lavoratori e le difficoltà degli operatori delle piattaforme ecologiche
Il contributo dei lavoratori alla pulizia e alla raccolta dei rifiuti
Nonostante le difficoltà, questi lavoratori continuano a dedicarsi con impegno alla pulizia e alla raccolta dei rifiuti, dimostrando un grande senso civico. Il loro lavoro, svolto in condizioni estreme, è fondamentale per la nostra comunità.
Le condizioni di lavoro degli operatori delle piattaforme ecologiche
Anche gli operatori delle piattaforme ecologiche sono particolarmente colpiti dal caldo e dai miasmi dei rifiuti. Le loro condizioni di lavoro, già difficili, diventano ancora più gravose con l’aumento delle temperature.
Conclusione
In conclusione, la questione del lavoro in condizioni di caldo estremo è un problema serio che richiede l’attenzione di tutti. È necessario che vengano prese misure adeguate per garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori, soprattutto di coloro che svolgono lavori all’aperto. La loro salute e la loro sicurezza devono essere una priorità.