Il Segretario Generale dell’ONU annuncia la fine dell’era del riscaldamento globale e l’inizio dell’era dell’ebollizione globale
Il Segretario Generale dell’ONU, António Guterres, ha recentemente rivelato una sconcertante realtà riguardante il nostro pianeta. Ha dichiarato la conclusione dell’era del riscaldamento globale e l’avvento di un periodo ancora più preoccupante: l’era dell’ebollizione globale. Un termine che mira a suonare l’allarme, anche se può essere facilmente mal interpretato.
Un Nuovo Periodo Climatico
La Realizzazione del Cambiamento Climatico
Il cambiamento climatico, come sottolineato da Guterres, non è solo una prospettiva futura, ma è una realtà attuale e spaventosa. L’era dell’ebollizione globale rappresenta una fase ancora più critica, con effetti climatici devastanti.
Fernando Valladares, ricercatore del Consiglio Superiore della Ricerca Scientifica, e María Botella, rappresentante di Greenpeace sui cambiamenti climatici, hanno cercato di interpretare e spiegare questo nuovo linguaggio. Queste espressioni linguistiche sono essenziali per comunicare la gravità della situazione al pubblico generale.
Effetti Tangibili del Cambiamento
Quest’estate, il clima ha chiaramente mostrato gli effetti del cambiamento climatico. Con ondate di calore senza precedenti, incendi in aumento e eventi estremi come siccità e piogge torrenziali, l’urgenza del problema non può più essere ignorata. Gli effetti di questi fenomeni sono tangibili, con inondazioni devastanti e danni alle infrastrutture.
Impatti Globali del Cambiamento Climatico
“El Niño” e le sue Ripercussioni Globali
L’Estate 2023 ha portato con sé il fenomeno di “El Niño”, responsabile di un riscaldamento anomalo delle acque del Pacifico tropicale. Questo fenomeno ha causato anomalie climatiche in tutto il mondo, compresa la stagione invernale dell’Emisfero sud. Paesi come l’Argentina, il Brasile e la Nuova Zelanda hanno sperimentato condizioni meteorologiche estreme, tra cui record di calore, alluvioni e nevicate.
Le acque dell’Antartide hanno mostrato segni inquietanti, con un congelamento ridotto durante il periodo invernale.
Anomalie Climatiche in Europa
In Europa, si sono verificate anomalie climatiche. Il Nord ha sperimentato un’estate fresca e umida, mentre il Sud ha avuto condizioni notevolmente calde e siccitose, caratterizzate da diverse ondate di calore che, in alcuni casi, hanno superato i 15 giorni consecutivi. Considerando che la durata standard dell’estate meteorologica è di 90 giorni, nel Mediterraneo centro-occidentale si sono registrate ondate di calore per ben 50 giorni consecutivi.
Il Mar Mediterraneo desta preoccupazioni: anche se si prevede una diminuzione della temperatura, le sue acque rimangono calde, sia in superficie che in profondità. Di conseguenza, tranne in caso di brevi periodi di freddo, il Mediterraneo potrebbe rimanere caldo, diventando un potenziale catalizzatore di eventi meteo estremi per l’intera durata delle stagioni autunnale e invernale, tradizionalmente le più piovose dell’anno.
Previsioni per i Mesi Futuri
Guardando al futuro, le previsioni suggeriscono che la NAO sarà prevalentemente negativa, condizione ideale per portare freddo e maltempo verso il Mediterraneo. Questa è una regione critica in cui avvengono molti fenomeni atmosferici estremi. La combinazione di acque calde e condizioni atmosferiche potenzialmente fredde potrebbe portare a eventi climatici ancora più severi. Ma non parliamo di stagioni più fredde rispetto alla media perché difficilmente ci saranno più se non per straordinarie coincidenze.
Conclusione
In sintesi, il Segretario Generale dell’ONU, António Guterres, ha annunciato l’inizio di un nuovo periodo climatico, l’era dell’ebollizione globale, segnata da effetti climatici devastanti. Questa nuova era è già visibile attraverso fenomeni come “El Niño” e le sue ripercussioni globali, nonché le anomalie climatiche in Europa. Le previsioni per i mesi futuri suggeriscono che la situazione potrebbe peggiorare.