Per gli amanti degli sport invernali, l’inverno 2023-24 si preannuncia come un vero e proprio paradiso. A partire da ottobre, le Alpi si preparano a ricevere copiose nevicate, creando il contesto perfetto per le attività sulla neve. Ma quali sono i fattori che stanno alla base di queste previsioni? Scopriamolo insieme.
Il ruolo fondamentale dei modelli matematici
La meteorologia, grazie all’impiego di avanzati modelli matematici, è in grado di prevedere le tendenze climatiche dei mesi futuri. Tra questi, il modello europeo ECMWF è uno dei più rispettati, e prevede un inverno particolarmente favorevole per gli sport invernali.
Temperature superiori alla media
Nonostante le previsioni ottimistiche riguardo alla neve, ci aspettiamo temperature generalmente più alte rispetto alla media stagionale. Molti potrebbero pensare che la causa sia El Niño, ma questo fenomeno ha un impatto più globale che locale. Il vero fattore determinante è l’elevata temperatura dei mari. Un mare più caldo comporta una maggiore umidità nell’atmosfera, più nuvole e, di conseguenza, più precipitazioni, soprattutto in regioni come le Alpi.
L’influenza di El Niño e la NAO negativa
Abbiamo già parlato in precedenza del fenomeno di El Niño, noto per favorire il raffreddamento di ampie regioni asiatiche, tra cui la Siberia, e per influenzare il clima del nord Europa. Tuttavia, un altro elemento chiave nel panorama climatico è la NAO negativa, che causa lo spostamento delle perturbazioni atlantiche più a sud, portando a precipitazioni più intense nelle regioni mediterranee.
Le previsioni per la Valle Padana
Mentre le Alpi si preparano a vestirsi di bianco, gli abitanti della Valle Padana si chiedono se anche loro vedranno la neve fino in pianura. La risposta non è semplice. Anche se le previsioni indicano precipitazioni abbondanti, altri fattori, come un netto calo delle temperature e la formazione del tipico strato d’aria fredda padano, determineranno se la neve farà la sua comparsa in queste zone.