Nonostante l’autunno sembri ritardare il suo arrivo, ci si aspetta che faccia la sua comparsa entro la fine di settembre o al più tardi nei primi giorni di ottobre, almeno in gran parte dell’Europa. Al momento, l’anticiclone africano continua a dominare gran parte del continente, con previsioni che indicano la sua persistenza almeno fino al 20 settembre in Italia, con la possibilità di un’estensione ulteriore di alcuni giorni. Questo comporterà condizioni meteo stabili e temperature superiori alla media.
Autunno: piogge e nevicate sulle Alpi
Le previsioni autunnali sono piuttosto interessanti, in particolare per i mesi di ottobre e novembre, durante i quali si prevedono frequenti precipitazioni sulla penisola italiana e abbondanti nevicate sulle Alpi. Questa situazione è fondamentale per compensare la perdita di ghiaccio registrata negli ultimi mesi.
Un inverno senza neve?
In questo articolo, ci proponiamo di tracciare una tendenza generale per la stagione invernale. Tuttavia, le ultime tendenze a lungo termine, basate principalmente sugli indici teleconnettivi, suggeriscono notizie preoccupanti per l’inverno 2023-2024. Chi sperava in un inverno nevoso potrebbe rimanere deluso, poiché sembra che l’Italia possa essere più volte dominata dall’anticiclone, anche in un contesto invernale.
Dicembre: poche precipitazioni e nevicate
Per quanto riguarda il mese di dicembre, il primo della stagione invernale, potremmo trovarci di fronte a una situazione di Oscillazione Nord Atlantica (NAO) molto positiva, che indica un forte dominio dell’anticiclone delle Azzorre sul continente europeo, capace di respingere sia le perturbazioni atlantiche che le incursioni di aria fredda provenienti dall’Europa orientale. Questo comporterebbe un mese prevalentemente anticiclonico e piuttosto freddo, soprattutto durante la notte e le prime ore del mattino, ma con scarse precipitazioni.
Gennaio e Febbraio: mesi da monitorare
La situazione potrebbe subire un cambiamento tra gennaio e febbraio, con la NAO che potrebbe diventare negativa, segnalando un aumento delle perturbazioni nel Mediterraneo. In caso di NAO negativa, potremmo assistere alla formazione di un forte anticiclone tra Groenlandia e Islanda, che favorirebbe l’arrivo di correnti fredde artiche verso l’Europa centrale e mediterranea, portando a ondate di maltempo di tipo artico, con nevicate significative in montagna e collina, e piogge anche a quote basse, con sporadiche nevicate in pianura al Nord.
Questa situazione sarebbe più favorevole al maltempo nel Mediterraneo, grazie alla NAO negativa che potrebbe favorire scambi meridiani più intensi anche durante l’inverno, alternando periodi stabili a periodi perturbati con abbondanti nevicate sulle montagne.
Per quanto riguarda la neve in pianura, al momento non ci sono notizie promettenti, quindi dovremo continuare a monitorare l’evoluzione meteorologica dell’inverno per eventuali segnali positivi riguardo alle nevicate a quote più basse.