La magia dell’inverno: un’attesa carica di entusiasmo
Non c’è dubbio, l’entusiasmo di un vero appassionato di meteorologia è inarrestabile. L’attesa per la stagione più emozionante dell’anno è palpabile, quella stagione che porta con sé notti insonni, un mare di mappe meteorologiche e segnali di varia natura, più o meno promettenti.
La caccia agli indizi
Si cerca ogni minimo segnale, anche quello che da solo non rappresenterebbe una prova concreta, ma che potrebbe riaccendere le speranze. Le speranze che l’inverno possa regalarci qualcosa di speciale, la speranza che il freddo possa tornare a farci visita, la speranza che quel freddo possa portare con sé un po’ di neve.
Il desiderio di neve
Un po’ o forse molto, perché, diciamocelo, non ci si accontenta mai. Spesso ci si dimentica che siamo in Italia, dove è normale che nevichi in montagna. Ma che nevichi a bassa quota è già più raro. Anche in passato, le
ondate di freddo capaci di far nevicare a bassissima quota erano poche.
Gli inverni indimenticabili
Gli inverni memorabili erano tali perché storici. Erano tali perché rappresentavano l’eccezione, non la norma. La norma vuole che da noi non faccia mai troppo freddo, se non sui monti oltre certe quote. La norma vuole che si parli d’altro, magari di perturbazioni atlantiche e di piogge, ma dell’Artico e quant’altro si parlava raramente.
Il freddo come un miraggio
È vero però che negli ultimi decenni il freddo è diventato un miraggio. Pensiamo agli ultimi due inverni… Praticamente nulla, o quasi. Due inverni del nuovo millennio, due inverni privi di significato o, se preferite, del significato figlio del riscaldamento globale. Dobbiamo abituarci? Forse sì…
La speranza dell’appassionato di meteo
Ma l’appassionato di meteo non riesce a farlo, non si abitua a certe condizioni. Ha sempre la speranza, giustamente, che qualcosa possa cambiare. Ha sempre la speranza che prima o poi torni il grande Inverno, il Generale Inverno. Alla fin fine sperare non costa nulla e prima o poi tornerà, fidatevi.
Il desiderio di inverno
Per questo diciamo che cresce la voglia d’inverno, per questo diciamo che cresce il desiderio di freddo e neve, di tutta quella magia che solo l’inverno è capace di regalarci. Prima o poi succederà ancora e chissà che quest’anno non sia la volta buona.
In conclusione, l’appassionato di meteo vive con l’entusiasmo e la speranza che l’inverno possa portare con sé il freddo e la neve, simboli di una stagione magica e unica. Nonostante le difficoltà e i cambiamenti climatici, la speranza rimane, alimentando la passione per la meteorologia.